COSENZA La comunicazione è sempre di più uno degli elementi che concorrono a definire il profilo contenutistico ed anche l’efficacia delle amministrazioni pubbliche; in un contesto segnato dalla straordinaria proliferazione di fonti informative con in più il rischio potenziale (e concreto) di notizie non vere o non correttamente comunicate urge, ed è esigenza diffusa, che a comunicare (soprattutto per gli enti pubblici) siano soggetti specificamente formati.
Risponde a questo obiettivo il Corso di Alta Formazione in “Comunicazione pubblica e social media management”, iniziativa assunta dalla Scuola Superiore di Scienze delle Amministrazioni Pubbliche afferente al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria.
Il bando di partecipazione, pubblicato sul sito dell’Ateneo, scadrà il prossimo 22 marzo, le lezioni inizieranno ad aprile e si svolgeranno il venerdì pomeriggio e il sabato mattina in un arco temporale di una decina di settimane.
Il corso diretto dal professore Ercole Giap Parini ha come cifra distintiva il garantire ai partecipanti gli strumenti di base per interpretare e decodificare i principali modelli della comunicazione, messaggi e processi comunicativi e, conseguentemente, poter costruire direttamente messaggi e atti comunicativi e dunque chiari.
«Sarà cruciale – spiega il docente al Corriere della Calabria – per chi ha voglia di operare nell’ambito delle pubbliche amministrazioni, enti, associazioni, per comunicare al meglio le organizzazioni all’esterno. La comunicazione, oggi, rappresenta le fondamenta per descrivere al meglio quello che si fa e costituisce i fenomeni sociali. È fondamentale comunicare sui social e sulle piattaforme informatiche che hanno realizzato la possibilità di emettere contenuti e di riceverli in una rete sempre più fitta in cui è possibile muoversi soltanto con strumenti altamente professionali. Un pezzo di questa professionalità la offriamo attraverso questo corso, e abbiamo visto come sia importante comunicare bene proprio in questi mesi colpiti dalla pandemia».
Una scuola di alta formazione con protagonisti i più importanti esperti e studiosi dei processi comunicativi «dedicata – dice Parini – ai processi comunicativi per chi intende lavorare o già lavora in enti, istituzioni e associazioni; per chi è interessato alla comunicazione e vuole farne la propria professione. Sarà condotta dai più importanti esperti e studiosi dei processi comunicativi».
«Oggi utilizziamo la comunicazione, e questo lo fanno anche le istituzioni che dovrebbero essere più professionalizzate, in maniera piuttosto naïf, improvvisata, perché non ci rendiamo conto dell’importanza di una buona comunicazione. Significa – prosegue Parini – rendersi credibile e distinguere, nell’ambito di tanta proliferazione comunicativa, ciò che è buona comunicazione dalle fake news, notizie artatamente create per confondere le persone».
Il bando è presente sul portale Trasparenza dell’Unical e le lezioni si terranno in modalità mista. «Speriamo – prosegue il prof. Parini – di poterne svolgere almeno una parte in presenza ma dipenderà dalle disposizioni governative e dall’andamento della pandemia. L’attività formativa si compone di quattro moduli. Il primo è dedicato alla cornice normativa, è importante sapere cosa significhi trasparenza e dove ci muoviamo. Il secondo è di carattere sociologico: “Il cittadino al centro, organizzazione del piano di comunicazione”. Il terzo è dedicato ai modelli e alla progettazione della comunicazione tra informazione e persuasione ed il quarto alla comunicazione digitale, web e social network».
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