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Sanificazione e norme Covid violate nei bar di alcuni ospedali calabresi

I controlli dei Nas hanno coinvolto 382 locali in tutta Italia. Denunce e sanzioni per alcune irregolarità: cibi ammuffiti e mancata disinfezione

Pubblicato il: 02/03/2021 – 12:11
Sanificazione e norme Covid violate nei bar di alcuni ospedali calabresi

ROMA Nel corso dell’attuale emergenza sanitaria, il comando carabinieri per la tutela della salute ha realizzato, di concerto con il Ministero della Salute, una campagna di controlli a livello nazionale presso i bar e i servizi di ristoro situati all’interno di ospedali e presidi sanitari pubblici e privati. Gli interventi condotti negli ultimi giorni hanno interessato 382 esercizi di somministrazione di alimenti e bevande collocati in aree interne di strutture sanitarie, dei quali 132 hanno evidenziato irregolarità. Complessivamente sono stati deferiti alle autorità giudiziarie 10 titolari di bar per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e per violazioni della disciplina sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché sanzionati ulteriori 128 proprietari per violazioni amministrative, irrogando sanzioni pecuniarie pari a 125mila euro.


Irregolarità e multe anche in Calabria


Nella nostra regione sono state accertate irregolarità da parte dei Nas nella gestione della tavola calda situata all’interno del policlinico di Catanzaro, dove i carabinieri hanno verificato la mancata applicazione delle procedure di sanificazione dei locali, obbligatorie e finalizzate al contrasto alla diffusione del “Covid-19”. Non a norma anche alcuni esercizi commerciali che fanno riferimento a ospedali pubblici e privati della città di Cosenza e di Paola, dove, allo stesso modo, è stata accertata l’inosservanza delle misure di contenimento epidemico. In particolare, in tutta Italia sono 17 gli episodi in cui è stata rilevata la mancata attuazione di attività preventive alla diffusione del Covid-19 a San Severo (Fg), Sassari, Macomer (Nu), Olbia, Narni (Tr), Legnago (Vr) e Novara. Le norme violate: l’apposizione di cartelli indicativi del numero massimo di avventori ammessi nei bar e delle norme di comportamento degli utenti, della presenza di gel disinfettanti, nonché la mancata esecuzione della pulizia e sanificazione dei locali Nei casi piu’ gravi e’ stato constatato il sovraffollamento di clienti nell’esercizio, come accertato a Pietra Ligure (Sv) e gravi inadempienze alle restrizioni in materia di contenimento, con l’adozione di provvedimenti sospensivi dell’attivita’ di somministrazione nei confronti di due bar interni agli ospedali di Cefalu’ (Pa) e Licata. La principale finalità del servizio portato a termine dai Nas è la tutela del cittadino che, accedendo a tali centri per motivi sanitari, deve rivolgersi in sicurezza ai servizi di somministrazione di alimenti e bevande, sia in relazione alla salubrità dei prodotti consumati, sia alla protezione da possibili contagi da Covid-19.


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