Pubblichiamo un post tratto dalla pagina Facebook di Giusi Militano, già candidata per la lista “Tesoro Calabria” alle Regionali 2020.
Non sono più presente nella lista Tesoro Calabria e adesso, considerate le numerose richieste di chiarimento sul mio silenzio, vi spiego il perché. Quando ho dato il nome a questa pagina ho pensato al valore della verità perché senza verità non esiste libertà. È per questo che oggi vi scrivo, con il cuore in mano, per raccontarvi il motivo per cui – da settimane – mi sono rifugiata nel silenzio. Provengo da giorni difficili, pieni di pensieri che fanno male al cuore. Sono stati giorni in cui – guardandomi allo specchio – non vedevo più quella luce negli occhi che molti di voi hanno visto quando parlavo del progetto “Tesoro Calabria”. Giusto pochi mesi fa ero orgogliosa di essere tra i soci fondatori del movimento, nonché membro del consiglio direttivo.
L’aver dato una forma giuridica a quel progetto ha fatto sì che io confermassi la mia candidatura alle prossime elezioni regionali a sostegno di Carlo Tansi candidato alla Presidenza della nostra Regione. Avevo apprezzato che fosse stata indicata Catanzaro quale sede legale del movimento, speravo fosse il primo passo per accendere un riflettore sul capoluogo ormai abbandonato a se stesso, ma anche quelle parole sono rimaste prive di contenuto. Purtroppo, gli eventi verificatisi nelle scorse settimane hanno fatto venir meno la fiducia che riponevo nei confronti del movimento creato da Carlo Tansi. Il mio entusiasmo iniziale verso una politica che credevo fosse condivisa è stato completamente travolto da atteggiamenti individualistici, “sopra le righe” e contraddittori mai manifestatisi finora con tanta evidenza e costanza e che inizialmente avevo attribuito allo stress a cui Tansi era sottoposto l’anno scorso. In più di un’occasione ho manifestato la mia necessità di condivisione ma di fatto non sono riuscita nel mio intento… E con quanta sincerità ed affetto gli ho parlato! Iniziavo ad avere problemi anche con la mancanza di condivisione dei contenuti della comunicazione social, a mio avviso, inadeguata e inopportuna in più di un’occasione ma di certo ancora priva di contenuti relativi al programma. Vedevo smarrita l’identità del movimento, è venuto meno l’entusiasmo ma sono soprattutto perdurate le solite modalità relazionali autoritarie ed egocentriche spesso caratterizzate dall’uso di un tono e un linguaggio nient’affatto cordiale. Modalità che non posso e non voglio più giustificare e condividere, soprattutto dopo la nascita formale del movimento. Oggi mi chiedo che senso abbia avuto costituirsi formalmente. Dove sono finiti i contenuti dello Statuto che abbiamo adottato? Quanto tempo deve trascorrere prima che venga creata una struttura? Che venga data reale attuazione di una necessaria organizzazione e ramificazione sul territorio utile all’elaborazione di un programma che sia espressione di ogni angolo della Regione? Ci sono valori che per me sono imprescindibili dei quali ho, purtroppo, avuto modo di constatare l’assenza. Mi aspettavo confronto, democrazia, programmazione e comunicazioni condivise e ampiamente partecipate e rispettate. Sono stata mossa da pura passione e senso di responsabilità. Pensavo di poter dare un contributo reale e concreto per amore della nostra Terra, in maniera del tutto disinteressata e con grande sacrificio e impegno.
Lo scorso anno, speranza di una rivoluzione arancione a parte, quale reale possibilità avrei avuto di sedere in Consiglio regionale? Con la soglia di sbarramento all’8% e una campagna elettorale di un mese, sarebbe stato un successo il solo ingresso di Tesoro Calabria in Consiglio. Tutti noi ci siamo spesi affinché questo accadesse e quest’anno avremmo fatto lo stesso con la speranza di vedere buona parte del gran numero degli astensionisti al seggio. Il problema non è De Magistris, se è questo che state pensando. Il problema è Carlo Tansi. Ero favorevole ad un allargamento della coalizione, a valutare un candidato diverso alla guida di una squadra realmente capace di vincere, ma non così.
Il punto non è “con chi” ma è “come”. Il problema è a monte, riguarda la modalità di gestione della vicenda e del movimento.
Nella realtà dei fatti, Tansi non ha rispettato il mandato assembleare. A differenza di quanto stabilito dalla schiacciante maggioranza dei Candidati a sostegno della sua candidatura alla presidenza, ha agito in autonomia facendo l’esatto contrario. È una questione di principio, mettiamola così. Nei giorni successivi all’ennesima fuoriuscita di un componente importante dalla squadra di “Tesoro Calabria” per ragioni riconducibili sempre all’assenza di democrazia, sono stata ingiustamente attaccata per il solo fatto di aver difeso un uomo che ha fatto un passo indietro perché motivato da ragioni reali e condivisibili. In quell’occasione non ho accettato che venisse definito scorretto il comportamento del collega. La verità viene prima di tutto e il collega aveva raccontato la verità di una maggioranza che è stata schiacciata e di cui non si vuole ricordare l’esistenza.In un movimento civico, che dice di basarsi sulla democrazia e sulla trasparenza, questo comportamento é inaccettabile. Tuttavia, l’entrata in scena di Luigi De Magistris mi ha dato modo di guardare meglio nel movimento. Purtroppo non potrò più pensare di farne parte perché non è nella mia natura, tanto meno nella mia educazione, dialogare con un uomo che non accetta il confronto, che non sopporta di essere contraddetto, che, per giunta, ha la pretesa di vederti sorridere anche se sei in disaccordo. La coalizione rappresentata da Tansi si era data delle regole di rinnovamento e trasparenza politica, regole valide solo sulla carta. Ad oggi non è stato convocato alcun Consiglio direttivo. Ha deciso tutto da solo, come sempre. Nessuna decisione è stata condivisa, candidature comprese.
Come avrei potuto sostenere, per il bene della Terra che amo, un progetto politico contraddittorio e irrispettoso dei più basilari principi della democrazia? No, è impensabile. Sono profondamente dispiaciuta perché vedo morire una creatura appena nata che era piena di vita. Sono arrabbiata perché ci avevo creduto, perché pensavo fosse davvero la strada giusta. Ho sbagliato e per questo vi chiedo scusa. Spero possiate comprendere le mie ragioni, mai avrei potuto continuare a far finta di niente. Non ce l’avrei fatta ad indossare una maschera. Non ce l’avrei fatta a raccontarvi bugie alternate ad omissioni. Mi stavo intossicando l’anima.
Mi dispiace per i Candidati rimasti in lista, so bene che queste parole metteranno loro in una situazione imbarazzante e difficile da gestire ma non posso fare diversamente. Mi dispiace soprattutto perché so come si sentono, sia quelli che credono ancora nel progetto, sia quelli che hanno già avvertito campanelli d’allarme e leggendomi hanno dissipato ogni dubbio. Anima vostra, coscienza vostra. Sono certa che prima o poi mi perdonerete. Ringrazio Carlo Tansi che, in ogni caso, mi ha dato modo di vivere un’esperienza che porterò sempre nel cuore. Grazie a quell’avventura ho conosciuto molti di voi, mi sono arricchita grazie ad ogni singola parola scambiata a cuore aperto tra la gente. È per questa e altre ragioni che lascerò attiva questa pagina. Abbiamo lottato per la libertà e per la libertà continueremo sempre a combattere. Mi piace trattenere il buono da tutto ciò che mi succede, soprattutto dalle situazioni che hanno portato dolore e senso di smarrimento. Non smetterò mai di ringraziarvi per aver creduto in me, per essere stati al mio fianco, per esservi confrontati con me, per aver creduto insieme a me in quello che ritenevo il “nostro” progetto politico. Ancora mille volte grazie. Vi ringrazio anche per conto della mia famiglia che, come sempre, ha ricevuto la vostra stima e vicinanza.
Vi abbraccio forte.
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