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‘Ndrangheta a Lamezia, confiscati beni per 200mila euro a Vincenzino Iannazzo

La misura riguarda un’impresa operante nel settore edile, il 50% di una società di prodotti caseari e diversi rapporti bancari e finanziari

Pubblicato il: 04/03/2021 – 10:14
‘Ndrangheta a Lamezia, confiscati beni per 200mila euro a Vincenzino Iannazzo

LAMEZIA TERME Nuova confisca di beni contro i clan di ‘ndrangheta di Lamezia Terme. Questa mattina, infatti, i finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro, coordinati dal procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, e dall’aggiunto Vincenzo Capomolla, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di confisca di beni per un valore di oltre 200mila di euro, emesso dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura Distrettuale. Il destinatario della misura è Vincenzino “u moretto” Iannazzo, 65enne di Lamezia Terme, considerato a tutti gli effetti il capo dell’omonimo clan di ‘ndrangheta attivo proprio nel Lametino.


La famiglia Iannazzo


La famiglia Iannazzo, secondo gli inquirenti, oltre che dedita ai reati ricompresi negli ambiti tradizionali di interesse criminale, ha da sempre costituito un esempio tipico di “mafia imprenditoriale” capace di avvalersi di un fittissimo reticolo di imprese intestate o comunque facenti capo a esponenti della famiglia. Vincenzino Iannazzo è stato coinvolto nel procedimento penale convenzionalmente denominata “Andromeda”, culminato nel mese di maggio del 2015 con l’esecuzione di numerosi provvedimenti di custodia cautelare.

La confisca


Le indagini patrimoniali condotte dagli investigatori del G.i.c.o. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, che già lo scorso mese di settembre avevano permesso l’emissione di un preliminare provvedimento di sequestro, hanno consentito di ricostruire in capo al proposto un complesso patrimoniale il cui valore è risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Con il provvedimento di oggi, il Tribunale di Catanzaro ha confermato la misura, disponendo la confisca di tutti i beni riconducibili allo stesso Iannazzo.
La confisca ha riguardato un’impresa di Lamezia Terme operante nel settore edile, il 50% di una società esercente la commercializzazione di prodotti caseari sempre della città lametina e diversi rapporti bancari e finanziari, il tutto per un valore complessivo stimato superiore a 200 mila euro.

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