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D’Ippolito: «De Magistris faccia un passo indietro, serve unità per creare un’alternativa credibile»

Il parlamentare del M5S in vista delle regionali: «Se vogliamo costruire una coalizione dobbiamo azzerare i nomi»

Pubblicato il: 05/03/2021 – 12:37
D’Ippolito: «De Magistris faccia un passo indietro, serve unità per creare un’alternativa credibile»

LAMEZIA TERME «Una squadra che pensa di arrivare seconda, parte già perdente. La mia prospettiva è invece quella di creare una coalizione ampia, aperta il più possibile non solo al centrosinistra ma anche agli schieramenti civici perché vogliamo avere chance di vincere. E quindi non ho gradito molto la fughe in avanti con le candidature che dovevano essere discusse in tavolo di coalizione». Non usa mezzi termini, come sua abitudine peraltro, Giuseppe D’Ippolito, parlamentare del Movimento 5 Stelle, ospite del talk de L’altro Corriere Tv “20.20”, condotto da Danilo Monteleone e Ugo Floro.

Le elezioni regionali

Tra i temi cruciali affrontati non poteva non esserci quello delle prossime elezioni regionali, ormai rinviate a dopo l’estate, e che catalizzerà l’attenzione della politica calabrese per molte settimane, ma non solo. «Credo – ha spiegato D’Ippolito – che tutti quanti siamo d’accordo sulla necessità di creare uno schieramento forte, inclusivo e aperto a tutte le forze che vogliano creare un’alternativa credibile in questa regione». La prospettiva attuale, però, parla di divisioni. Da una parte l’auto candidatura di de Magistris, dall’altra quella di Nicola Irto per il Pd sebbene l’ex presidente del Consiglio regionale abbia comunque tentato un’apertura ma senza successo. «Noi – spiega D’Ippolito – stiamo ancora lavorando in questa direzione, ma se vogliamo costruire una coalizione dobbiamo azzerare i nomi ma non perché ci siano delle riserve ma perché bisogna scegliere il prossimo candidato in modo condiviso». «Bisogna capire – spiega ancora D’Ippolito – se le parti scese in campo mirano a diventare consiglieri regionali o ad avere ruoli di governo rispetto ad un semplice ruolo di testimonianza. Auspico che de Magistris faccia un passo indietro. Bisogna fare lo sforzo a riportare l’unità al di là degli elenchi di sindaci e associazioni che sostengono un candidato rispetto ad un altro». «Appoggiare o meno Irto – precisa D’Ippolito – lo decideranno gli iscritti con il voto sulla piattaforma con una proposta confezionata con la collaborazione dei parlamentari calabresi e del capo politico del M5S».

Il voto rinviato

È di ieri, intanto, la decisione ufficiale di rinviare la tornata elettorale al prossimo autunno. Una decisione che ha scontentato in molti. «Siamo consapevoli che qualunque ritardo provochi un danno per i calabresi. C’è attualmente un presidente facente funzioni e un danno ulteriore è legato alla regione in amministrazione ordinaria. Ma non possiamo non tener conto dell’emergenza pandemica e dei rischi per la salute per i cittadini. E anche se in Calabria siamo in una situazione tutto sommato non emergenziale, dobbiamo ricordare comunque il triste primato della Calabria sui ritardi legati alla vaccinazione. Siamo ad un passo dal burrone ma la tutela della salute e la garanzia di una campagna elettorale che sia rispettosa dei diritti di tutti e che non ponga rischi per le altre persone è un dato prevalente».

La pandemia

Intanto, sul piano dell’emergenza Covid in Calabria, si registra ormai un ritardo cronico nella somministrazione dei vaccini. Per D’Ippolito «i problemi legati alla pandemia e le vaccinazione si sommano ai problemi strutturali della sanità calabrese. Abbiamo difficoltà ad organizzare sul territorio i centri di vaccinazione. Mancano medici e quindi speriamo che l’apporto delle forze armate possa sopperire». «Abbiamo previsto che il commissario Longo potesse essere sostenuto da almeno 25 persone, ma la Regione ha glissato su questo adempimento, non ha fornito a Longo una struttura adeguata. Noi abbiamo fatto tutti i passi necessari ma siamo nella stessa situazione di Cotticelli».

Il “caso” Lamezia

Infine il “caso” Lamezia Terme, con il Comune attualmente gestito da una terna commissariale dopo la decisione del Tar di ripetere le operazioni di voto in quattro sezioni. «Siamo stati i più rapidi possibili perché la legge ce lo imponeva. La domanda originaria presentata al Tar – precisa D’Ippolito – riguardava l’annullamento di tutte le sezioni a causa di diverse irregolarità diffuse. La costituzione in giudizio del Comune di Lamezia ci ha spiazzati perché si è opposta alla verifica e alla ricerca della verità. Un’opposizione che ha fatto sì che non si andasse oltre l’apertura dei plichi in altre sezioni». «La situazione di paralisi è determinata da un fatto grave, e non c’entrano solo le quattro sezioni. Si trattava delle elezioni svolte all’indomani del terzo scioglimento per infiltrazioni mafiose. E se non siamo in condizioni di garantire che ogni singolo cittadino possa esprimere il proprio voto in libertà, abbiamo fallito sul rispetto delle regole democratiche. I cittadini dovrebbero ringraziarci perché come M5S abbiamo portato avanti un’iniziativa giudiziaria nel totale disinteresse personale mentre i cittadini, strumentalizzati da forze che cercano di girare i punti di vista, sembrano non capire».

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