GIOIA TAURO Una vera e propria task force costituita da oltre 70 carabinieri, quella scesa in campo, nei giorni scorsi, a Gioia Tauro, con l’obiettivo di controllare l’intero territorio della Piana oltre che le zone aspromontane anche attraverso rastrellamenti per la ricerca dei rifugi utilizzati da malviventi per nascondere armi, munizioni o droga, abitualmente occultati.
È infatti prassi consolidata, in uso alla criminalità operante nel reggino occultare all’interno di fondi agricoli o abitazioni abbandonate cose pertinenti al reato per poi essere recuperate al momento del bisogno.
In tale contesto, nel corso di servizi vari espletati in area ricadente tra i comuni di Palmi, Seminara e San Procopio, i militari dell’Arma territoriale unitamente e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” hanno rinvenuto all’interno di due ruderi abbandonati, occultato dentro un tubo, un contenitore metallico contenente 260 munizioni cal. 7,62 di presumibile produzione russa, una pistola priva di matricola e 350 munizioni per pistola e fucili di vario calibro.
A San Procopio, invece, nei pressi del cimitero, gli operanti hanno rinvenuto un sacco con all’interno circa 7 chilogrammi di cocaina e 6 di marijuana complessivi, divisi in vari pacchi da un chilogrammo ciascuno.
Lo stupefacente, le armi e le munizioni, oggetto del rinvenimento sono stati sequestrati, in attesa degli ulteriori accertamenti del caso al fine di identificarne i possessori e verificare l’eventuale utilizzo per la commissione di fatti delittuosi.
Nello stesso contesto operativo, i carabinieri delle Stazioni di Gioia Tauro e San Ferdinando, hanno riscontrato la presenza in area demaniale, nelle vicinanze del lungomare di Gioia Tauro, di diverse roulotte ed autovetture parcheggiate, che da un controllo più approfondito, sono state ricondotte a soggetti accampati da qualche giorno nella zona – molti dei quali risultati tra quelli che si erano allontanati lo scorso ottobre dall’area industriale di San Ferdinando a seguito dei controlli di polizia.
Richiesta per molti di essi, nei cui riguardi si annoverano numerosi precedenti specifici per reati contro il patrimonio, tra cui ricordiamo le cosiddette “truffe dello specchietto” e furti ai danni di esercizi commerciali, oggetto nei mesi passati di diverse denunce a seguito di mirata attività d’indagine, l’applicazione all’Autorità competente del foglio di via obbligatorio dal Comune di Gioia Tauro.
Diverse anche le violazioni riscontrate in tema di normativa anti covid, in merito alle basilari regole di distanziamento sociale o l’utilizzo dei Dpi «ma che a causa dei continui atteggiamenti irresponsabili di molti e sicuramente non dettati dal buon senso, ancora non vengono rispettate».
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