ROMA «Ho celebrato la festa dell’8 marzo in nome dei diritti delle donne. Sono stata, infatti, davanti all’ambasciata polacca in Italia per dare sostegno a una battaglia di civiltà contro la recente legge che in quel Paese di fatto ha vietato le interruzioni di gravidanza e in ultimo contro la mozione che autorizza l’esistenza di aree ‘lgbt free’». Ad affermarlo è la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio. «La libertà di autodeterminarsi, anche negli orientamenti sessuali – prosegue la parlamentare del Pd – è il primo confine che sancisce un’eguaglianza sostanziale e una piena affermazione delle pari opportunità. Ecco perché ho aderito alla mobilitazione promossa dall’European Parliamentary Forum for Sexual and Reproductive Rights (EPF) – la rete di parlamentari di tutta Europa impegnati/e nella tutela dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne». «Oggi – sostiene ancora Bruno Bossio – hanno fatto sentire il proprio dissenso non solo le donne polacche, impegnate nello Strajk Kobiet, lo sciopero delle donne a Varsavia, ma tutte le europee che, in contemporanea, hanno presidiato le ambasciate polacche».
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