LAMEZIA TERME Poco più di cento tamponi, molecolari e antigenici, garantiti quotidianamente per tutta la cittadinanza.Per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19 e la tanto temuta quanto prevista “terza ondata”, a distanza di un anno esatto dall’inizio della pandemia, anche a Lamezia Terme scende in campo l’Esercito, come è già accaduto a Cosenza e Catanzaro.
Proprio nella città della Piana, nel parcheggio dell’ospedale “Giovanni Paolo II”, da questa mattina gli uomini del “2º Reggimento Aves-Sirio” di Lamezia, guidati dal colonnello Fabio Bianchi, stanno allestendo quella che è già stata definitiva una “struttura mista” che prende le mosse dal DTD, il Drive-Through-Difesa, ma che in questo caso vedrà l’impiego del personale medico dell’Asp di Catanzaro e non quello dell’esercito, e che secondo le previsioni sarà pronta entro la metà di questa settimana.
Quello messo in campo dall’Azienda sanitaria del capoluogo e l’esercito è dunque un’importante iniziativa sinergica, un tassello fondamentale per cercare di fronteggiare (e prevenire) i rischi legati alla diffusione del coronavirus a Lamezia Terme. La funzionalità della tenda, dunque, sarà garantita da lunedì a sabato nelle ore mattutine ma, in base alle necessità e alle eventuali emergenze, potrà lavorare h24 per tutta la settimana.
«L’attività iniziale – spiega al Corriere della Calabria Francesco Lucia, responsabile del servizio di prevenzione e protezione aziendale dell’Asp di Catanzaro – prevede di effettuare tamponi, molecolari e rapidi, ma l’auspicio è che questa struttura possa servire in un secondo momento per effettuare i vaccini e dunque sostenere e dare maggiore supporto alla campagna vaccinale del territorio». «Davanti all’emergenza – spiega ancora – è necessario che tutte le forze presenti sul territorio diano il loro contributo. Un po’ come è già successo a Catanzaro Sala, la stessa cosa si vuole fare qui a Lamezia per garantire una risposta immediata a quelli che sono i bisogni della comunità lametina». (redazione@corrierecal.it)
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