CROTONE Torna l’allarme rosso a Petilia Policastro e Cotronei. Nei primi giorni di marzo a Petilia Policastro, secondo quanto riferisce il sindaco Amedeo Nicolazzi, sono stati individuati 74 positivi al Covid-19, mentre a Cotronei, secondo i dati in possesso del sindaco Nicola Belcastro, i positivi sono 26. In entrambi i Comuni i primi cittadini hanno provveduto, con propria ordinanza, a chiudere le scuole di ogni ordine e grado. A Cotronei tra i positivi ci sono quattro bambini: tre in una seconda classe elementare e uno in una prima classe della scuola dell’infanzia. Sempre a Cotronei i positivi sono circoscritti a nove nuclei familiari, mentre a Petilia Policastro la diffusione del contagio non è riconducibili esclusivamente a distinti nuclei familiari. Nicolazzi ha organizzato in comune accordo con le famiglie di procedere con i tamponi per 700 bambini e ragazzi che frequentano le scuole, dividendo le spese tra il Comune e i genitori. È stata individuata un’area adiacente ad una scuola e già nelle prossime ore sarà montata una tenda da utilizzare per le attività sanitarie. Petilia Policastro e Cotronei, nella seconda fase della pandemia, hanno dovuto far fronte ad una situazione critica che era stata ampiamente superata nonostante abbiano avuto anche decessi. I due Comuni non sono i soli della provincia di Crotone che sono chiamati a fare i conti con la diffusione della pandemia che vede interessati anche minori. Le scuole sono state chiuse anche a Papanice, popoloso quartiere di Crotone, dove nei giorni scorsi sono stati individuati tre casi di Covid-19 tra i bambini che frequentano due diverse classi della scuola elementare. Ci sono altri Comuni della provincia di Crotone che sono sotto osservazione stretta da parte degli uomini dell’Azienda sanitaria provinciale e oggi sono ricomparsi i tamponi positivi a Castelsilano e Belvedere Spinello. Diversi sindaci attribuisco la ripresa del contagio al comportamento poco rispettoso delle regole da parte di molti cittadini. Oggi il bollettino diffuso dalla Regione Calabria attribuisce alla provincia pitagorica 52 nuovi casi. Numeri così alti non si registravano da mesi. Tutti aspetto la e sperano nella somministrazione dei vaccini. L’Asp si sta organizzando per procedere a tappeto. Nella tarda mattinata di oggi è stata visionata la sede della piscina olimpionica, che il Comune di Crotone ha messo a disposizione dell’Azienda sanitaria come struttura da adibire a centro vaccinale. Secondo quanto è stato possibile apprendere la struttura ha superato l’esame e nei prossimi giorni dovrà essere messa a norma. C’è bisogno, infatti, di un intervento di pulizia e sanificazione, della ripresa della fornitura dell’acqua potabile e di una linea internet. Le spese di messa a punto dovrebbero essere a carico della Protezione civile. Intanto all’Asp si procede con l’organizzazione della attività. Dopo la vaccinazione degli over 80, ancora in corso d’opera, si dovrebbe passare ai soggetti fragili, tra i quali i pazienti diabetici che nella provincia di Crotone sono circa 7.500. In serata la direzione strategica dell’Asp ha incontrato i 134 medici di famiglia per coinvolgerli nella guerra contro il Covid-19. (redazione@corrierecal.it)
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