Gallo: «Il rapporto tra presidenza, giunta e consiglieri deve cambiare»

LAMEZIA TERME Nuovo appuntamento con “20.20”, il settimanale di approfondimento in onda questa sera alle 21 sul canale 211 e sulla pagina facebook de L’altro Corriere Tv. Ospiti di Danilo Monteleone e Ugo Floro, Fausto Orsomarso  e Gianluca Gallo, rispettivamente assessore al lavoro e alle politiche della giunta regionale. 
Al centro del dibattito il caso dei 31mila euro spesi per l’acquisto di mobili destinati a vari dipartimenti regionali che in questi giorni è stato al centro di una nota trasmissione televisiva nazionale.
«Sono intervenuto per difendere l’immagine della Calabria, questa regione non è il Burundi, ha molti problemi, ma c’è gente seria, per bene e onesta che lavora. Ho ricostruito la vicenda, si tratta di un ordinativo del luglio 2020 per mobili arrivati a febbraio, stiamo parlando  di arredi per un minimo elemento di decoro, nessun privilegio tantomeno in periodo di emergenza Covid. Del resto le foto che state mostrando in onda testimoniano la necessità della sostituzione. Le musichette, i racconti forzatamente scandalistici e i pregiudizi sulla Calabria sono insopportabili».

Ampie le riflessioni dedicate da Orsomarso all’imminente pubblicazione di dieci bandi regionali che avranno come conseguenza  l’immissione nel sistema economico calabrese di notevoli risorse: «Ci occuperemo, tanto per fare alcuni esempi, di lidi, digitalizzazione delle imprese, potenziamento dei centri per l’impiego e un contributo significativo per l’avvio di nuove attività economiche». 

«Da Giletti un’offensiva con de Magistris ospite fisso»

L’assessore regionale Gallo, dal canto suo, pur definendo legittima la richiesta di nuovi arredi ha precisato di non aver mai chiesto nulla: «Non posso però non notare che quella di Giletti è ormai una vera e propria offensiva, così come non posso non notare che uno dei suoi opinionisti fissi sia Luigi de Magistris, autocandidato alla presidenza della Calabria. Anche sul momento politico regionale Gallo esprime una idea netta: «È giunto il momento di ritarare il rapporto tra presidenza e giunta, e tra presidenza e consiglieri. D’altro canto, eravamo orientati alla data elettorale di aprile, ora con sette mesi davanti è necessario risistemare l’organizzazione e anche le forme di comunicazione. È ovvio che ci siano delle individualità, ma il momento impone di essere più riflessivi».