CATANZARO «Il Commissario per il Piano di rientro boccia i bilanci d’esercizio 2018 e 2019 dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro (perdite d’esercizio, mancata coerenza con gli obiettivi dell’equilibrio economico finanziario, mancato rispetto del disposto sul contenimento della spesa consulenze sanitarie e non sanitarie, non avere operato nel rispetto delle disposizioni sul contenimento della spesa per il personale, ecc), ma l’attuale direttore amministrativo, dottor Antonio Mantella, che nel 2018 svolgeva nell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio le funzioni di direttore amministrativo e nel 2019 quelle di direttore generale facente funzioni in aggiunta a quelle di direttore amministrativo a seguito delle dimissioni del direttore generale, incredibilmente è ancora al suo posto». Lo dice il consigliere regionale Francesco Pitaro che aggiunge: «Non si può dare l’altolà ai peccati amministrativi, azione senz’altro significativa e apprezzabile, senza rimuovere i peccatori. Se ci si illude di porre rimedio alle cause – di recente illustrate circa il ‘Pugliese Ciaccio’ anche dalla Corte dei Conti – che vanificano il diritto alla salute dei cittadini descrivendo disfunzioni, irregolarità e inefficienze ma senza ascriverle a chi, nell’esercizio di funzioni apicali, se ne è reso responsabile, si rischia di fare la strada a metà e di consentire l’eterno ritorno degli stessi mali». Conclude il consigliere regionale: «La condizione assai critica della Calabria e segnatamente della sanità pubblica, impongono un forte cambio di passo. Senza dare valore al merito e alle competenze, verificabili dalle azioni dispiegate nell’esercizio di ruoli apicali e dai risultati conseguiti (spesso non conseguiti!) e continuando, invece, ad eludere le responsabilità, difficilmente rimuoveremo le cause che rendono sbrindellato il Sistema sanitario pubblico».
«Sull’incredibile vicenda dei vaccini trasferiti e/o da trasferire dall’Asp di Vibo Valentia in altri territori, è urgente, prima che la polemica s’inasprisca, un incontro tra la presidente della Conferenza dei sindaci del Vibonese Maria Limardo, il Presidente della Regione e il Commissario per la sanità», aggiunge ancora il consigliere regionale.
«Nessuno s’illudeva che, di punto di in bianco, la lacunosa sanità calabrese di fronte all’emergenza Covid-19 potesse recuperare efficienza e razionalità nell’assumere provvedimenti incidenti sulla vita delle persone. Ma giungere a scatenare una polemica al calor bianco tra territori, come sta accadendo con le mille dosi (prima e altre in itinere) di vaccino trasferite o da trasferire da Vibo Valentia in altri territori, è davvero troppo. Mentre sorprende l’esecuzione di un provvedimento così discutibile da parte del Commissario dell’Asp di Vibo, si chiede che il Commissario Longo riveda tempestivamente la sua decisione e riscontri positivamente – aggiunge Francesco Pitaro – in base a semplici considerazioni di buon senso ed equità, le legittime istanze dei sindaci del Vibonese alla cui riunione di oggi pomeriggio convocata dal presidente della Conferenza dei sindaci Maria Limardo, non potrò esserci perché impegnato a Catanzaro a sostegno della vertenza del Sant’Anna-Hospital. Il nemico è il virus – conclude Francesco Pitaro – a cui non dobbiamo offrire varchi di alcun genere. Anzi, dobbiamo sconfiggerlo tutti assieme e con una programmazione vaccinale intelligente e aliena da scelte approssimative e al limite della discriminazione che mortificano i territori».
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