«Non basta cambiare i vertici dell’Asp di Reggio Calabria. C’è un debito di oltre un miliardo di euro». A dirlo è Santo Gioffrè, medico ed ex commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale reggina, intervenuto a Buongiorno Regione. «Il debito – aggiunge – è fuori controllo da 15 anni, è saltato il sistema di contabilità. Se nel 2013 non è stato presentato il bilancio, qualcuno deve capire dove si è inceppato il meccanismo». Poi l’affondo, «le carte false dei bilanci restano nei cassetti e nessuno si occupa di questo. Vuol dire che il piano di rientro resterà in vigore per l’eternità in Calabria con tutti gli effetti negativi del caso: il blocco del turnover e la conseguente carenza di medici e infermieri». Gioffrè poi riflette sul futuro e suggerisce una possibile soluzione: «Non possiamo chiedere sempre aiuto all’esercito o ad Emergency, serve una commissione ad hoc che indaghi sui bilanci dell’Asp di Reggio Calabria dal 2005 in poi. E serve – chiosa – la collaborazione delle banche per ricostruire tutta la mole di conti e debiti dell’Azienda sanitaria provinciale reggina».
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