CATANZARO Tassi usurai che arrivavano al 240%, aggressioni e minacce per le vittime. Oggi il gup di Catanzaro Francesco Vittorio Rinaldi ha condannato per usura ed estorsione, Francesco Galati, 4 anni, 6 mesi e 14mila euro di multa; Giuseppina Taverniti, 4 anni, 5 mesi, 10 giorni di reclusione e 13mila euro di multa. Assolto per non aver commesso il fatto Angelo Gagliardi sul quale pendeva l’accusa di avere partecipato a un’attività estorsiva. Secondo l’accusa i due avrebbero prestato cospicue somme di denaro pretendendo tassi usurai elevati ad una coppia di coniugi titolari di un esercizio commerciale e un’attività produttiva. Proprio dalla denuncia dei due – asfissiati dal cappio usuraio imposto – sarebbe partita l’inchiesta che a maggio scorso portò all’arresto, da parte dei carabinieri, di Francesco Galati, conosciuto come “il fascista”, e alla moglie Giuseppina Taverniti. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, per onorare quel debito la coppia avrebbe minacciato di morte e aggredito le proprie vittime. Dalle indagini è emerso che il tasso usuraio applicato alle somme prestate alle vittime sarebbe via via lievitato fino ad arrivare al 240 per cento. Un sistema che avrebbe praticamente reso impossibile la vita dei due commercianti che non riuscendo più a sostenere il debito avrebbero denunciato i propri aguzzini. Galati e Taverniti sono difesi dagli avvocati Salvatore Staiano e Vincenzo Cicino. Gagliardi da Vincenzo Cicino.
(ale. tru.)
x
x