LAMEZIA TERME Dopo la denuncia di questa mattina in conferenza stampa, sono arrivate le reazioni dal mondo delle istituzioni e della politica di solidarietà nei confronti di don Giacomo Panizza e la Comunità Progetto Sud:
«Esprimo la mia piena solidarietà a don Giacomo Panizza e a tutti i componenti della Comunità Progetto Sud che la criminalità organizzata di Lamezia Terme ha nuovamente messo nel mirino, nelle scorse ore, con nuovi atti intimidatori». Lo afferma Nicola Irto, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria.
«Solidarietà e vicinanza alla comunità di Progetto Sud e a Don Giacomo Panizza per le intimidazioni che hanno colpito lavoratori ed operatori sociali. Progetto Sud, a Lamezia Terme e in Calabria, rappresenta il volto umano della stragrande maggioranza dei calabresi, testimoniando ogni giorno concretezza sociale contro ogni forma di discriminazione e di violenza». Lo scrive in una nota Luigi de Magistris, candidato presidente della Regione Calabria. «Progetto Sud fa e produce solidarietà e crea le condizioni per il riscatto delle persone anche attraverso il lavoro. Sono e siamo al loro fianco, nessuno rimarrà solo e diverrà bersaglio di mani vili e violente».
“Ogni calabrese deve essere grato per l’operato che don Giacomo Panizza compie per il Lametino e per la Calabria in generale, verso l’affermazione dei principi di legalità e solidarietà attraverso un impegno di vita sempre rivolto agli ultimi e alle persone in difficoltà. Sono sicuro – prosegue Irto – che don Giacomo Panizza e tutta la Comunità Progetto Sud non si tireranno indietro dal continuare il loro operato perché sanno che la maggior parte dei calabresi sostiene la loro attività e fa quadrato attorno a questo grande patrimonio di valori umani e sociali. Confido, infine, nel fatto che gli inquirenti trovino al più presto i responsabili di questa vile intimidazione”.
«L’ennesimo attacco criminale mafioso alla Comunità Progetto Sud e a don Giacomo Panizza colpisce e ferisce tutti noi. Ma se vogliamo rendere onore all’impegno di don Giacomo e dei tanti che condividono il suo progetto di liberazione integrale allora non è sufficiente esprimere solidarietà e comprensione ma dobbiamo avere il coraggio di dire con chiarezza: mai, nemmeno un caffè con i mafiosi e con i criminali, di qualunque genere e natura!». Questo quanto afferma in una nota Antonio Viscomi, deputato del Partito democratico. «Quelle ruote squarciate pongono a ciascuno di noi una domanda: tu, da che parte stai? Se è vero che l’inizio della storia non possiamo cambiarlo, possiamo però cambiarne il finale, dipende solo da noi. Basta tacere di fronte alle prevaricazioni, basta accettare malaffare e soprusi, basta voltare lo sguardo dall’altra parte! Solo così possiamo costruire la Calabria di oggi e di domani, come don Giacomo da tempo chiede a tutti noi».
«La denuncia resa pubblica stamane da Don Giacomo Panizza sull’inquientante sequenza di atti intimidatori perpetrati ai danni di lavoratori della sua Comunità non può e non deve lasciare indifferenti. L’esperienza della Progetto Sud, la vicinanza ai più deboli, l’assistenza a chi più ha bisogno, la capacità di far superare attraverso il lavoro equo e solidale le difficoltà di molte persone sono un patrimonio per tutta la nostra città. Un patrimonio da difendere e tutelare». Lo afferma in una nota il consigliere comunale di Lamezia, Rosy Rubino. «Esprimo, dunque, la mia vicinanza a Don Giacomo, alla Comunità Progetto Sud e soprattutto ai lavoratori colpiti da questi atti delinquenziali frutto di una logica criminale che produce solo danni e che va estirpata dalle radici. Mi auguro che presto la nostra città possa tornare in condizioni di normalità, intendendo per normalità non solo l’ordinato svolgersi della vita politica ed amministrativa ma anche e soprattutto l’affermazione definitiva e totale di una precisa consapevolezza: la ‘ndrangheta, le articolazioni criminali e le logiche del malaffare sono il freno principale ad ogni prospettiva ed alla legittima aspirazione di chiunque intenda vivere la propria vita con il senso della giustizia e di una piena e bella libertà». «È per questo, lo ripeto, – conclude Rubino – che quella di Don Giacomo e della Comunità Progetto Sud è una testimonianza di impegno e di resistenza che arricchisce tutti ed indica una strada pienamente possibile. Quella della speranza».
«Negli ultimi giorni alcuni lavoratori e lavoratrici della Comunità “Progetto Sud” hanno subito vili atti intimidatori. Gesti gravi che, sono convinto, non fermeranno il grande lavoro di questi operatori della #legalità. A don Giacomo Panizza e a loro va il mio abbraccio. Siamo con voi!». È quanto scrive su Facebook il senatore di Italia Viva, Ernesto Magorno.
«Tutta la Cisl calabrese – dichiara Tonino Russo, Segretario generale regionale dell’organizzazione sindacale – esprime la propria solidarietà a don Giacomo Panizza, alla Comunità “Progetto Sud”, alle operatrici e agli operatori del centro “Pensieri e parole”, fatti oggetto in questi giorni di intimidazioni che mirano, come purtroppo è già accaduto nei confronti dello stesso don Giacomo e di strutture in cui si svolgono le attività di “Progetto Sud”, a bloccare una realtà che costituisce un punto di riferimento e un esempio da seguire non solo per la Calabria, ma per l’intero territorio nazionale. Nella certezza che animatori e collaboratori della Comunità non si faranno fermare da simili gesti vili e criminali, la Cisl auspica che sia fatta al più presto piena luce su mandanti ed esecutori e che anche altri beni confiscati alla criminalità organizzata possano essere destinati, come per il centro “Pensieri e parole”, ad attività di impegno sociale che – conclude Tonino Russo – testimoniano quotidianamente la possibilità di un modo di vivere solidale e accogliente».
Il partito democratico di Lamezia esprime la propria solidarietà e vicinanza ai lavoratori della Comunità Progetto Sud e a Don Giacomo Panizza, per i vili atti intimidatori subiti che colpiscono ancora una volta chi nella nostra città persegue da sempre i valori della legalità e della dignità del lavoro come presupposto necessario e insopprimibile per una democratica e civile convivenza. Ferma e immediata deve essere la risposta delle istituzioni e della comunità lametina, nella convinzione che non sarà mai sufficiente l’azione repressiva degli apparati dello stato e delle forze dell’ordine, già impegnate in un’incessante e costante contrasto nei confronti della criminalità organizzata, se non si prende consapevolezza che ogni cittadino deve fare la propria parte e schierarsi senza se e senza ma a fianco di chi difende i valori della legalità e della dignità dei lavoratori.
«Di fronte al perpetuarsi di atti intimidatori del genere, proviamo grande amarezza ma anche la consapevolezza che nessuno si arrenderà. Siamo vicini a don Giacomo Panizza e ai suoi collaboratori: la loro battaglia per la legalità è anche la nostra». Lo dice l’assessore regionale al Welfare, Gianluca Gallo, commentando l’ennesimo attacco ai danni della comunità “Progetto Sud”, guidata da don Giacomo Panizza, nei pressi della sede che ospita anche il Forum del Terzo Settore. «Nel mentre auspichiamo che forze dell’ordine e magistratura individuino e assicurino alla giustizia gli autori di questi atti – aggiunge Gallo – condanno con fermezza l’accaduto, manifestando sentimenti di solidarietà nei riguardi di don Panizza e dei suoi collaboratori, per la meritoria attività portata avanti da anni. Siamo di fronte a gesti vigliacchi, da respingere al mittente rafforzando la collaborazione tra le istituzioni e i soggetti che, come Progetto Sud e le tante altre realtà associative del Terzo settore, lavorano ogni giorno con dignità per una Calabria migliore. Noi ci siamo e ci saremo, senza incertezze né tentennamenti: al fianco di questa Calabria, contro le ‘ndrine e il malaffare».
«Esprimo la mia piena solidarietà e vicinanza ai lavoratori e alle lavoratrici della Comunità Progetto Sud che operano nello stabile di via dei Bizantini di Lamezia Terme confiscato alla ‘ndrangheta, per gli atti intimidatori subiti. A Don Giacomo Panizza e a alla Comunità va tutta la mia solidarietà e l’invito a continuare con ancora più forza e determinazione nel loro straordinario e prezioso impegno a favore della legalità e del lavoro dignitoso, pulito e regolarmente retribuito, in una realtà spesso difficile. Atti ignobili di questa portata indirizzati a colpire germogli di legalità nella nostra terra servano a radicare ancor di più le ragioni della valorosa battaglia per la democrazia e la civiltà», lo afferma il Senatore calabrese Giuseppe Auddino del Movimento 5 Stelle.
«Condanniamo con fermezza gli ultimi atti perpetrati ai danni dei dipendenti della Comunità Progetto Sud ai quali negli ultimi giorni sono state tagliate le ruote delle macchine durante il loro orario lavorativo». È quanto scrive in una nota la Diocesi di Lamezia Terme. «Si tratta di gesti deprecabili che hanno avuto come obiettivo padri e madri di famiglia che lavorano accanto a chi opera al servizio dei piu’ deboli e che non hanno giustificazione alcuna. Più volte il nostro vescovo, Giuseppe Schillaci, ha puntato l’attenzione sul “prendersi cura” degli altri, specialmente in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo a livello mondiale ed e’ importante mettersi al servizio degli altri. Come Chiesa di Lamezia siamo accanto a loro ed alle loro famiglie, come siamo accanto ad ogni uomo ed ogni donna che, in un modo o nell’altro e’ chiamato a subire l’altrui prepotenza».
«Appena saputa la notizia delle ulteriori intimidazioni rivolte nei giorni scorsi alla Progetto Sud, ho manifestato a Don Giacomo Panizza la mia personale solidarietà e vicinanza, certo che nessuna minaccia, vile e criminale, potrà mai fermare l’opera meritevole da sempre portata avanti dalla sua Comunità. Lamezia è una Città che per la stragrande maggioranza dei suoi abitanti è solidale, onesta e laboriosa, fermamente determinata a respingere ogni tentativo della criminalità di rialzare la testa e di far ripiombare il territorio nell’incubo vissuto in anni passati». Lo afferma in una nota Paolo Mascaro, sindaco (sospeso) di Lamezia Terme. «I passi avanti decisivi avutisi nel contrasto ferreo e deciso alle organizzazioni mafiose e criminali, frutto del grande lavoro condotto dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, supportato dalla coscienza civica di una collettività che vuole radicalmente trasformare il futuro delle nostre terre, non potranno essere vanificati da gesti che credono di intimorire ma in realtà rafforzano le forze sane del territorio sempre più proiettate verso una società accogliente e moralmente sana. Don Giacomo e la Progetto Sud sanno che, a fronte di alcuni sparuti delinquenti che non si rassegnano ancora a cambiare vita e che presto avranno la giusta condanna per le loro vili azioni, vi è una Comunità lametina che è al loro fianco e continuerà a sostenere ogni battaglia di civiltà, solidarietà e progresso».
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