LAMEZIA TERME «Con quella telefonata alla trasmissione “Non è l’Arena” ho voluto dire all’Italia intera che non ci rassegniamo all’idea che questa terra, dai ritardi comunque enormi, possa essere sempre preceduta dal pregiudizio». L’assessore regionale Fausto Orsomarso commenta così il “caso dei mobili” scoppiato nei giorni scorsi. Mobili acquistati per rinnovare alcuni ambienti della cittadella regionale, presentati da Massimo Giletti e come un simbolo dello sperpero di risorse pubbliche in momenti delicati.
È stato questo il tema del talk “20.20” andato in onda ieri sera su L’Altro Corriere Tv, condotto da Danilo Monteleone e Ugo Floro. Fausto Orsomarso, a un certo punto della trasmissione di La7, domenica scorsa, ha telefonato in studio per tentare di spiegare che la quell’acquisto da 31mila euro non avrebbe dovuto essere interpretato secondo una chiave di lettura populista perché c’è anche una Calabria che lavora e che va difesa.
«Ho grande rispetto per l’informazione seria – ha esordito Orsomarso –: ho chiamato perché andava difesa la reputazione della nostra regione. Viviamo di giudizi ma molto spesso la Calabria subisce pregiudizi innescati anche da problemi etici e nella gestione delle risorse. Volevo far capire che la Cittadella arriva dopo tanti anni per risparmiare sugli affitti milionari della Regione e che quei mobili erano stati acquistati dall’economato, per necessità di rinnovare gli arredi in alcuni spazi. Ho trovato imbarazzante e indecoroso leggere nei sottopancia di quella trasmissione il titolo “Covid e privilegi” e raccontare la Calabria a quel modo».
«Alla Cittadella – ha spiegato ancora l’assessore al Lavoro, Sviluppo economico e Turismo –, nella fase iniziale, sono stati arredati tutti gli openspace; il resto, come è giusto che fosse, è stato trasferito dalle diverse sedi della Regione per le quali si pagavano circa 10 milioni di fitti. E credo sia normale che i tanti uffici abbiano una loro decenza. Non ci sono poltrone in pelle umana e leggo tanta insolenza in quel genere di domande. L’economato ha delle risorse che spende anche per i mobili, così come per comprare la carta igienica. Sono saltato anche io dalla sedia quando ho letto dei 31mila euro. Quando ho sottolineato che non eravamo il Burundi, volevo dire che all’insediamento, il 18 marzo scorso, mi sono seduto su una sedia nella prima stanza che ho trovato fra quelle non assegnate per mettermi subito a lavoro. Mi sono occupato della cassa integrazione in deroga e mi ero permesso di dire anche che lavorare 11 ore al giorno era un dovere. Solo così siamo riusciti ad essere la fra le prime regioni in Italia a erogare i sussidi».
Ma sul fatto che la Cittadella regionale «debba avere il suo decoro», Fausto Orsomarso non ha dubbi e «nessuno dice che abbiamo risparmiato tantissimo con le riunioni in video conferenza evitando le trasferte».
Sparare a zero sulla Calabria, insomma, rende sempre. «Siamo autolesionisti per colpa delle nostre debolezze anche culturali, rappresentiamo un problema per tutti e spesso diventiamo uno strumento che permette ad altri di parlare con insolenza. Quella telefonata l’ho fatta per il nostro diritto ad alzare la testa, quando si fa con competenza e dignità. Non mi sembrava giusto che la Calabria fosse trattata a quel modo».
Più in generale, «il fatto che ci siano persone che hanno percorsi discutibili non autorizza nessuno a fare di tutta l’erba un fascio. Ho provato più volte a trasferire questi concetti ai tanti giovani che tentiamo di far crescere – ha detto ancora Orsomarso – ma inizio ad essere stanco. Mi ricandido dopo tutto il lavoro fatto perché voglio che vinca il centrodestra che ha una visione del mondo diversa dal centrosinistra. La politica non la si fa con le chiacchiere ma con le delibere. Ho visto che De Magistris a Napoli non ha portato a termine gli annunci fatti e non ho capito perché non si sia candidato a presidente della Campania».
In conclusione l’assessore ha evidenziato il lavoro svolto in questi mesi. «Ma perché nessuno dice che la Calabria è prima nell’assegnazione della cassa integrazione in deroga, perché nessuno sottolinea che le nostre piattaforme, fatte da calabresi, non sono mai saltate oppure che abbiamo lavorato intensamente per fare un’operazione macroeconomica servita a immettere risorse in questa nostra debole economia?».
A conferma del lavoro svolto e di quello in corso Orsomarso anticipa l’imminente pubblicazione di ben 10 bandi regionali, alcuni prosecuzione dei precedenti, altre assolute novità.
Riguarderanno la digitalizzazione delle imprese ma anche investimenti per rendere moderni e funzionali i lidi balneari per una stagione estiva che le previsioni indicano sarà caratterizzata da numeri in fortissima crescita.
Un altro bando, a cui l’assessore dice di tenere molto, riguarda un contributo di circa 50mila euro per l’avvio di nuove attività economiche senza la previsione di requisiti troppo stringenti, come ad esempio l’età dei richiedenti.
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