REGGIO CALABRIA Dopo aver svolto il ruolo di reggente negli ultimi mesi, Roberto Placido Di Palma è il nuovo procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria. Lo ha stabilito il Plenum del Consiglio superiore della magistratura. La delibera è stata approvata all’unanimità così come aveva fatto la quinta commissione del Csm.
Nato a Napoli 56 anni fa, ma cresciuto nella Locride, Di Palma è entrato in magistratura nel 1992. Il neo-procuratore dei minori ha prestato servizio prima come pm a Palmi e dal 2002 fino allo scorso luglio è stato sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria. Assegnato alla fascia di competenza “tirrenica”, Di Palma ha da subito affiancato il collega Roberto Pennisi, oggi alla Direzione nazionale antimafia, nell’inchiesta “Tirreno”. Ha istruito, inoltre, i processi “Porto” e “Viola Marcello + 24”. Da coordinatore della cattura dei latitanti, in quel periodo era diventato la “bestia nera” dei Piromalli e Molé. In 2 anni e 3 mesi, infatti, le sue indagini hanno assicurato alla giustizia 18 ricercati inseriti tra i 30 latitanti più pericolosi d’Italia. Tra questi i boss Gregorio e Giuseppe Bellocco e Giuseppe D’Agostino. Portano la firma di Roberto Di Palma, infatti, le inchieste più importanti contro le cosche della Piana di Gioia Tauro: “Devin”, “Saline”, “All Inside”, “Cosa Mia”, “Toro”, “Arca”, “Artemisia”, “Maestro”, “Mediterraneo”, “Provvidenza”, “All Inside Bis” e Cent’Anni di Storia”.
Dal 2012 al 2018, il magistrato è stato assegnato alla Procura ordinaria nel dipartimento “Pubblica amministrazione” coordinando l’inchiesta “Mala Sanitas” che ha portato all’arresto di alcuni medici dell’ospedale di Reggio Calabria. Dal febbraio 2018, e fino a luglio scorso, quando è stato nominato reggente alla Procura dei Minori, Di Palma era ritornato alla Dda. Assegnato alla fascia “Reggio Centro”, ha coordinato l’inchiesta “Sistema Reggio” e fatto arrestare il boss avvocato Giorgio De Stefano. Si tratta dell’operazione che poi è confluita nel processo “Gotha”. Prima di lasciare il suo ufficio per guidare la Procura dei Minori, assieme ad altri colleghi della Dda di Reggio Calabria ha coordinato l’inchiesta “Malefix”, contro le cosche di Archi.
Nella proposta al Plenum, i componenti della quinta commissione del Csm hanno scritto che «Roberto Di Palma risulta senza dubbio il magistrato più idoneo, per attitudini e merito, al conferimento dell’ufficio».
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