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Verifiche su lotto sospetto: stop alle vaccinazioni all’ospedale da campo di Cosenza

Controlli sulle forniture di Astrazeneca. A 173 pazienti è stata inoculata una dose: tutti verranno monitorati. Decine di telefonate all’hub. I medici: «Non sappiamo quanta gente si presenterà domani»

Pubblicato il: 11/03/2021 – 15:50
Verifiche su lotto sospetto: stop alle vaccinazioni all’ospedale da campo di Cosenza

COSENZA Sono sospese le vaccinazioni all’Ospedale militare da campo di Cosenza per le attività di verifica legate a un lotto segnalato come sospetto dall’Agenzia italiana del farmaco. I controlli si rendono necessari dopo che la fornitura di Astrazeneca è finita nel mirino anche dell’ente regolatorio della Danimarca e delle agenzie di altri Paesi europei. La decisione è stata presa dopo la segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856. Si tratta di una sospensione in via precauzionale. C’è quindi il divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale mentre l’agenzia si riserva di prendere ulteriori provvedimenti. Al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi. L’Aifa «sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i Nas e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità». L’agenzia governativa informa che comunicherà tempestivamente «qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile». Secondo quanto si apprende, sono 173 i pazienti a i quali è stato somministrato il vaccino appartenente al lotto bloccato che ora verranno seguiti tramite farmacovigilanza dall’Asp di Cosenza.

Pazienti preoccupati, decine di telefonate all’hub

Intanto sono decine le telefonate che giungono all’hub vaccinale della Calabria, a Catanzaro, dopo la notizia della partita di Cosenza e la comunicazione dell’Aifa che ha vietato l’utilizzo di dosi del lotto ABV2856 di AstraZeneca. Nella regione alcune dosi già iniettate appartengono al lotto indicato dall’Aifa. «A chiamarci sono pazienti fragili, che chiedono di essere rassicurati sulla somministrazione del vaccino Pfizer, oltre a varie richieste di annullamento. Non sappiamo quanta gente domani si presenterà per le inoculazioni», spiegano alcuni medici dell’hub.

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