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inchieste “cumbertazione” e “waterfront”

Aiutava i clan negli appalti, sequestrati 700mila euro a un ex funzionario Anas – VIDEO

Dda di Reggio Calabria e guardia di finanza intervengono dopo le indagini su Giovanni Fiordaliso. Sigilli a terreni, fabbricati e conti

Pubblicato il: 12/03/2021 – 8:13
Aiutava i clan negli appalti, sequestrati 700mila euro a un ex funzionario Anas – VIDEO

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata, con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia, diretta dal procuratore capo Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro di beni per un valore complessivo stimato in circa 700mila euro, nei confronti di Giovanni Fiordaliso, 43 anni, già ingegnere funzionario Anas, indiziato di aver agevolato l’infiltrazione nel settore degli appalti pubblici di cartelli imprenditoriali connotati da contiguità mafiosa, a fronte di profitti e utilità di vario genere ricevuti quale contropartita.

Le operazioni “Cumbertazione” e “Waterfront”

La figura di Fiordaliso era emersa, tra l’altro, nel corso delle operazioni “Cumbertazione” e Waterfront della Guardia di finanza di Reggio Calabria e dello Scico di Roma.
In questi contesti investigativi, al funzionario sono stati contestati numerosi capi d’imputazione connessi a reati contro la pubblica amministrazione, talvolta inseriti in un più ampio contesto associativo, susseguitisi senza soluzione di continuità a partire dal 2012.
Nello specifico, Fiordaliso – nella veste, all’epoca dei fatti, di ingegnere funzionario Anas e direttore dei lavori e Rup nell’ambito di varie commesse pubbliche in materia, tra l’altro, di ammodernamento e adeguamento di tratti autostradali della Salerno-Reggio Calabria – emergeva quale indefettibile tassello strumentale all’infiltrazione nel settore degli appalti pubblici di cartelli imprenditoriali connotati da contiguità mafiosa ed il cui contributo si traduceva in molteplici e reiterate condotte corruttive, a fronte delle quali avrebbe ricavato ingenti profitti ed utilità di vario genere.

Le indagini sui redditi familiari

Sulla scorta delle risultanze investigative, il Gruppo investigazione criminalità organizzata (Gico) del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria e lo Scicodi Roma, hanno eseguito su delega della Dda, con il coordinamento del procuratore aggiunto Calogero Gaetano Paci e del pm Gianluca Gelso – mirate indagini economico-patrimoniali sul conto, tra l’altro, di Fiordaliso Giovanni e del suo nucleo familiare.
In questo contesto, valorizzando le funzioni proprie della Guardia di Finanza nella prevenzione e contrasto ad ogni forma di infiltrazione della criminalità nel tessuto economico del Paese, l’attività investigativa ha consentito di accertare la sussistenza di una significativa sproporzione tra il profilo reddituale e quello patrimoniale del proposto e del suo nucleo familiare.

I sequestri

Alla luce di tali risultanze, in aderenza alle ipotesi investigative delle Fiamme Gialle e della locale Dda, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, ha disposto nei confronti del funzionario in rassegna la misura cautelare del sequestro avente ad oggetto il relativo patrimonio illecitamente accumulato, costituito da 2 terreni, 2 fabbricati, 1 autoveicolo, 3 orologi di pregio e rapporti finanziari.

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