LAMEZIA TERME A Lamezia Terme, a poco più di un anno dall’inizio della pandemia da Covid-19, torna a salire l’apprensione. A poche ore dal possibile cambio di fascia della Calabria, continuano a crescere i nuovi casi di positività, con lo slittamento in “zona rossa” sempre più probabile.
Nella città della Piana il numero dei contagi negli ultimi giorni è cresciuto in maniera considerevole. Solo nella giornata di ieri i nuovi casi sono stati 19, per un totale di 261 casi attivi in città. Ma a destare maggiore preoccupazione sono i nuovi possibili focolai.
L’ultimo, solo in ordine di tempo, riguarda “Ciampa di Cavallo”, quartiere popolare dove vivono numerose famiglie rom ma non solo. Qui, infatti, sarebbero decine i nuovi casi di positività registrati facendo salire alle stelle la preoccupazione per una porzione di territorio caratterizzata da condizioni di sicurezza minime, con il rischio che il focolaio possa espandersi ulteriormente. Situazione analoga anche nel campo rom di “Scordovillo”. Anche qui, infatti, sarebbero numerosi i casi di positività al coronavirus registrati in queste ultime ore. I numeri tuttavia sono allo stato attuale imprecisati.
Altra situazione critica riguarda, invece, il corpo della Polizia Locale di Lamezia Terme. Lo scorso 9 marzo, infatti, è stato accertato un caso di positività al coronavirus fra il personale. Per gli agenti venuti presumibilmente a contatto con il collega positivo, attualmente ricoverato, sono state disposte così le “ferie d’ufficio” fino a nuove disposizioni. Alcuni di loro però, successivamente, sarebbero stati richiamati in servizio e nelle scorse ore sarebbe emerso un nuovo caso positivo al test rapido. Cresce, dunque, l’apprensione per il possibile scoppio di un nuovo focolaio ma crescono anche i dubbi per la gestione della situazione da parte dei dirigenti.
Altra situazione critica, infine, riguarda l’istituto scolastico “Borrello-Fiorentino” di Lamezia Terme. Il sub-commissario del Comune, infatti, ha disposto la chiusura dell’istituto «con effetto immediato e sino al 16 marzo, per consentire un tempestivo isolamento del focolaio nonché il ripristino delle ordinarie condizioni di fruibilità igieniche della struttura», con la successiva attivazione della didattica a distanza, disposta dal dirigente scolastico, Giuseppe Guida. (redazione@corrierecal.it)
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