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l’intervista

Covid, Speranza: «I problemi ci sono e non possono essere sottovalutati»

Il ministro della Salute a Repubblica: «Già nella seconda metà della primavera avremo numeri in miglioramento»

Pubblicato il: 14/03/2021 – 9:14
Covid, Speranza: «I problemi ci sono e non possono essere sottovalutati»

ROMA «Il punto non è essere a prescindere rigoristi o aperturisti. Dobbiamo essere realisti e credo che questo governo lo sia. Guarda in faccia i problemi che adesso ci sono e non possono essere sottovalutati. Il fatto nuovo sono le varianti, quella inglese in particolare che ormai è prevalente del nostro Paese. Nell’ultimo studio dell’Istituto superiore di sanità rappresentava il 54% dei casi, ma ora ci aspettiamo un dato ben più alto. È chiaro quindi che abbiamo bisogno di misure adeguate, capaci di piegare la curva». In una lunga intervista rilasciata oggi a “La Repubblica”, il ministro della Salute, Roberto Speranza, prova a tirare le somme dopo un anno di pandemia da Covid-19 nel nostro Paese, e spiega quali sono e saranno le strategie del nuovo governo Draghi, già criticato dopo le recenti decisioni che hanno portato gran parte dell’Italia in “zona rossa”. 

Portare la curva sotto controllo

«Come ministro della Salute – ha spiegato Speranza – ho l’obbligo morale e il dovere costituzionale di tutelare un diritto fondamentale di ogni individuo. Il primato del diritto alla salute è l’asse che guida tutto il governo». «L’aspettativa del governo e dei nostri scienziati – precisa il ministro – è che queste misure ci consentiranno di rimettere la curva sotto controllo nonostante la presenza delle varianti. C’è però bisogno di alcune settimane per vedere gli effetti. Per questo il decreto vige fino a Pasqua. Rispetto all’autunno c’è però un’altra grande novità: la campagna di vaccinazione è in corso. Non ci sono solo le misure restrittive. Ogni dose somministrata è un passo verso l’uscita dalla crisi». 

«In miglioramento dalla primavera»

E a proposito di vaccini e il possibile miglioramento dell’attuale situazione sanitaria in Italia, il ministro Speranza spiega ancora a Repubblica: «L’applicazione di misure più rigorose e la crescita progressiva del numero dei vaccinati ci porta a pensare che già nella seconda metà della primavera avremo numeri in miglioramento. Ci sono due verità che sembrano in contrasto tra loro, ma non lo sono. La prima è la seria difficoltà di queste settimane. Le prossime non saranno affatto facili. Lo sa bene chi lavora sui territori, negli ospedali, i nostri medici, infermieri e professionisti sanitari che toccano con mano l’aumento dei malati. Per questo abbiamo preso le misure delle ultime ore. La seconda verità, altrettanto importante, è che finalmente guardiamo con fiducia al futuro prossimo. Solo negli ultimi tre giorni abbiamo fatto in media 200mila vaccini al giorno. E cresceremo ancora. È difficile dire adesso quale sarà l’ora x della svolta, ma i risultati inizieranno a vedersi presto». 

Il vaccino AstraZeneca 

Dopo il caos esploso in questi giorni attorno ai possibili rischi legati ad alcuni lotti del vaccino anti-Covid di AstraZeneca, Speranza precisa: «I vaccini in Italia e in Europa sono tutti efficaci e sicuri, ma ciò non toglie che continueremo a verificare e controllare tutto con la massima attenzione. È stato un risultato straordinario della comunità scientifica arrivare al vaccino. Ormai nel mondo sono state somministrate circa 350 milioni di dosi e l’evidenza ci dice di una piena sicurezza e efficacia. Continueremo con i controlli, ma non dimentichiamo mai che il vaccino è la vera arma per vincere definitivamente questa sfida». 

8 milioni di vaccini in arrivo

Entro la fine del mese, in Italia, dovrebbero arrivare altre 8 milioni di dosi. «Le aziende a volte hanno avvisato solo pochi giorni prima delle loro difficoltà a rispettare i tempi di consegna. Questa è la cosa che ci ha fatto più male. Comunque – precisa il ministro a Repubblica – nell’ultima fase c’è stata una accelerazione. Arriverà una quantità consistente di dosi nella parte finale di marzo e ad aprile. Nel secondo trimestre aspettiamo 52 milioni di dosi e anche se dovesse esserci una nuova riduzione siamo comunque in condizione di dare una grande accelerazione alla campagna. E intanto lavoriamo per rafforzare ancora la capacità di somministrare». 

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