CETRARO «Non abbiamo dormito ed abbiamo subito fatto fronte comune, prima in Comune per concordare la convocazione del Consiglio Comunale e poi in piazza per esprimere vicinanza e solidarietà al Comandante Ambrosio». A parlare è il sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo dopo l’intimidazione contro il maresciallo dell’Arma Lorenzo D’Ambrosio, in servizio alla stazione del comune sul tirreno cosentino. La sua vettura è stata raggiunta da alcuni colpi di pistola mentre era parcheggiata davanti alla caserma negli spazi riservati alle auto dei militari. L’intimidazione giunge a pochi giorni dagli arresti per l’inchiesta Katarion condotta dai carabinieri con il coordinamento della Dda di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, che ha smantellato un’organizzazione di matrice ‘ndranghetista dedita allo spaccio di droga operante a Cetraro e nella fascia tirrenica Cosentina. «Non permetteremo che la città torni indietro e compiremo tutti i nostri sforzi per chiedere l’immediata apertura della nuova Caserma dei Carabinieri, presidio di legalità nella nostra città», ha aggiunto Cennamo.
Subito dopo l’accaduto, il presidente del consiglio comunale di Cetraro, Giovanni Rossi, aveva convocato la conferenza dei capigruppo per discutere dell’ordine e della sicurezza pubblica in città. Una riunione che si è tenuta stamattina ed ha confermato la preoccupazione dell’Amministrazione comunale per un attentato considerato un attacco diretto nei confronti dello Stato e di una caserma, presidio di legalità. Alle 12, sempre questa mattina, il sindaco Cennamo insieme ad altri amministratori ha partecipato alla manifestazione organizzata da Libera presso la caserma carabinieri di Cetraro in segno di solidarietà nei confronti del maresciallo D’Ambrosio. Una manifestazione che però non ha visto la partecipazione massiccia dei cittadini chiamati ad una reazione dopo quanto accaduto.
Intanto proseguono, senza sosta, le indagini per chiarire le dinamiche e i responsabili del vile atto intimidatorio. A guidare le investigazioni dei militari dell’arma della compagnia di Paola, è il Capitano Giordano Tognoni. Nessuna pista è esclusa, il territorio viene battuto alla ricerca di indizi che possano permettere l’identificazione degli ignoti responsabili di quanto accaduto.
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