Pd, Letta mette (per ora) tutti d’accordo i dem calabresi

CATANZARO Il Pd calabrese mette (per ora) da parte le logiche correntizie e saluta l’elezione di Enrico Letta quale nuovo segretario nazionale del partito nel segno dell’unità. Le reazioni a caldo dei big del partito regionale infatti sono caratterizzate dall’idea che con la guida di Letta il Pd può intraprendere un nuovo corso. Su facebook il commissario regionale Stefano Graziano su fb augura «buon lavoro al neosegretario del Partito Democratico Enrico Letta. Oggi inizia un nuovo cammino e #iocisonoPd». Anche la parlamentare Enza Bruno Bossio interviene su facebook. «Ho sottoscritto con convinzione la candidatura di Enrico Letta. Prima ancora di ascoltare le sue parole, alle quali egli stesso ha chiesto di dare valore. Ed è stato gratificante ascoltarlo! Tanti i temi nei quali mi riconosco! Tante battaglie che faremo insieme. Ma soprattutto – rileva la Bruno Bossio – l’approccio: finito il modello novecentesco c’è un nuovo inizio. Per il Paese, per l’Europa, per il Pd. La fine della pandemia sarà come la caduta del muro di Berlino. E come allora difenderemo l’Europa dei diritti. Costruendo un nuovo centrosinistra per vincere!». «Progressisti nei valori Riformisti nel metodo Radicali nei comportamenti individuali. @EnricoLetta #iocisonoPd», scrive su twitter il Parlamentare Antonio Viscomi citando uno dei passaggi chiave dell’intervento di Letta all’assemblea nazionale odierna e postando una foto dello stesso neo leader dem alla riunione. Così poi Nicola Irto, consigliere regionale del Pd e candidato dem alla presidenza della Regione: «Auguri di buon lavoro e in bocca al lupo al nuovo segretario del Pd Enrico Letta. Sono sicuro che, con la sua guida, il Pd potrà crescere e restare punto di riferimento per gli italiani, aprendosi molto ai giovani. Con Letta segretario – aggiunge Irto – il Pd dovrà diventare sempre più un partito riformista ed europeista, autorevole a Bruxelles e presente sui territori, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno dove si gioca una partita decisiva per il futuro». A sua volta, il capogruppo del Pd alla Regione Mimmo Bevqcqua osserva: «Progressisti nei valori, riformisti nel metodo, radicali nei contenuti: mi piace raccogliere in queste parole la sintesi efficace del discorso del neo segretario Enrico Letta. Non è soltanto ciò di cui il partito ha bisogno ma, lo credo fermamente, è ciò di cui il Paese ha bisogno. Enrico lo conosco da molti anni – prosegue Bevacqua – e oggi ha delineato con chiarezza il percorso difficile ma necessario che ci attende. Quel che è emerso con forza dalla sua relazione è la capacità di inquadrare le attuali difficoltà del partito in più ampia analisi che non perde mai di vista le sorti del Paese. Non è guardandoci l’ombelico e impelagandoci nelle battaglie correntizie che usciremo dalla tempesta. Rispetto a un’Italia che non cresce da decenni, Letta ha individuato un punto di svolta che non può non trovare la mia totale condivisione: è il Sud a dover crescere di più; è sul Sud che si deve puntare; è partendo dal Sud che lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica devono dimostrare la loro fattibilità e la loro efficacia. Quanto poi al risultato della votazione dell’Assemblea – conclude Bevacqua – spero davvero che, dietro il voto sostanzialmente unanime, non si nascondano tattiche fuori dal tempo: come ha affermato il neo segretario, non di maschere abbiamo bisogno, ma di volti. E di teste che pensino e lavorino senza risparmio per una nuova Italia possibile. Auguri ad Enrico e ad ognuno di noi». Infine, dato molto significativo, anche l’ex governatore Mario Oliverio fa sentire la sua voce, facendo gli auguri “sinceri” a Letta e osservando: «La sua elezione a segretario nazionale apre una nuova fase per la vita del Pd. Ho seguito con attenzione il suo intervento: elevato e denso di contenuti condivisibili, schietto. Il suo compito non sarà semplice ma la sfida che è davanti a lui, ed a tutti noi, non è impossibile. Il Pd versa in una condizione di grave difficoltà. Nicola Zingaretti ne ha evidenziato, con apprezzabile sincerità, alcune cause a motivo delle sue irrevocabili dimissioni. Al confronto e alla libera dialettica tra idee e sensibilità politiche e culturali diverse – sostiene Oliverio – si è sostituito un correntismo famelico animato dal solo scopo di garantire ambizioni di potere ed elettoralistiche dei singoli. La vita democratica ed associata della nostra comunità e degli iscritti è stata mortificata determinando distacco dal popolo e perdita di senso di appartenenza. Serve un ripartenza», Oliverio quindi dice di aver «apprezzato la generosità di Enrico Letta ad impegnarsi in prima linea in questa importante impresa. Egli deve essere sostenuto con convinzione ed altrettanta generosità in primo luogo da quanti hanno contribuito a far nascere il Pd mettendo assieme forze popolari, storie e culture diverse. Il flagello della pandemia e i drammatici problemi aperti richiedono, ancor più alle forze di sinistra e progressiste, la capacità di indicare soluzioni adeguate ed una nuova visione del futuro, inclusiva e sostenibile. Il rilancio del Pd si realizza su questo terreno e con questo orizzonte ripartendo dai territori per ricostruire e dare senso e funzione ad una grande forza popolare e riformista. Serve – conclude l’ex presidente della Regione Calabria – un nuovo Pd capace di fare del pluralismo ricchezza e forza espansiva e dei valori della giustizia sociale e della solidarietà motore di un nuovo protagonismo in particolare per tanti giovani e ragazze. Enrico Letta ha visione, intelligenza, equilibrio necessari per costruire il nuovo Pd e per motivare tante energie a mettersi in campo con passione e slancio».