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I retroscena politici

«A Catanzaro può sempre accadere di tutto»

Si sussurra che la politica sia l’antinomia della coerenza. Forse è per questo che a Catanzaro le previsioni politiche danno aspettative sinistre. Nel vortice della tempesta si vuole ci sia il sin…

Pubblicato il: 15/03/2021 – 10:43
di Franco Scrima*
«A Catanzaro può sempre accadere di tutto»

Si sussurra che la politica sia l’antinomia della coerenza. Forse è per questo che a Catanzaro le previsioni politiche danno aspettative sinistre. Nel vortice della tempesta si vuole ci sia il sindaco Sergio Abramo la cui ricerca di un’ancora di salvezza politica, lo sta spingendo a compiere passi non sufficientemente ponderati tali da prestarsi a strumentalizzazioni.
Nell’aula della Provincia che ospita il Consiglio comunale, nell’attesa che sia resa fruibile quella istituzionale, Giovanni Merante, commissario provinciale dell’UdC, ha rotto gli indugi ed ha chiesto al sindaco di rendere noti i temi dell’incontro avuto  con il coordinatore provinciale di Forza Italia, Mimmo Tallini e con Ivan Cardamone, responsabile del “cittadino”.
Merante ha accusato il sindaco di essere incorso in un “errore” considerato  imperdonabile: non aver coinvolto tutti i partiti della coalizione.  
Giovanni Merante ha poi fatto riferimenti pure a problematiche «politicamente non condivisibili» ed ha attaccato anche duramente Cardamone che, a parere suo, non ha capito l’accordo, che prevedeva «un’unione programmatica e politica», basato su reciproca lealtà.
Dunque Abramo, secondo il Commissario dell’Udc, avrebbe rotto i ponti anche con la Lega. Chissà cosa ne pensa Filippo Mancuso che si autodefinisce «diretta espressione del sindaco Abramo», sicché vicino a Forza Italia, seppure dentro una lista civica, ma in quota Lega in Consiglio regionale. Un pot-pourri politico che la dice lunga sul personaggio. Come dire: non si fa mancare nulla! A Catanzaro, infatti, può accadere che un consigliere comunale, eletto con una lista civica sponsorizzata da Abramo, poco tempo dopo si candidi con la Lega di Salvini al Consiglio regionale e venga eletto. Una vicenda politica che non meraviglia alcuno, più che mai Mancuso, il quale si appresterebbe a ripetere l’esperienza tra pochi mesi, quando si voterà per rinnovare il Consiglio regionale.
A Mancuso la Lega chiede invece spiegazioni sul perché si sia prestato a fare il mallevatore di Abramo presentandolo a Salvini, e consentendogli di ritenere possibile il “salto della quaglia”, anche se recentemente Abramo ha ribadito di essere fedele a Forza Italia.
Ecco perché si prevede una partita interessante ancora da “giocare”, con Abramo che dice di avere “licenziato” la Lega e di essere ritornato da “figliol prodigo” con Forza Italia. Ma con Tallini che tace la circostanza non è da ritenere archiviata.
È opportuno ricordare, infatti, la nota diffusa dai gruppi dirigenti di Forza Italia (presente alla riunione anche Mimmo Tallini): «Per evitare che i partiti diventino sempre di più porte girevoli – era scritto nella nota stampa – una specie di albergo da cui si entra e si esce per convenienze personali e che qualcuno possa pensare di fare una politica dei due forni, giocando sulla testa di dirigenti e militanti che, invece, sono sempre dalla stessa parte. A Catanzaro, Forza Italia ha tutte le condizioni per costruire un valido progetto per le ormai imminenti elezioni al Comune e alla Provincia. Abbiamo personale politico di qualità con cui possiamo fare molto bene sia sotto l’aspetto programmatico che politico nel segno della coerenza e della lealtà».
Un comunicato che non contiene nomi ma, come dicevano i latini: «Intelligenti pauca», ossia: a buon intenditore poche parole.
*giornalista

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