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Caos sanità

«Dove sono finiti i vaccini?». I medici di base interrogano Longo e Spirlì

Il segretario regionale della Fimmg Rosalbino Cerra: «Spieghino i motivi reali per cui dei 130.778 cittadini over 80, ne sono stati vaccinati solo 34.305»

Pubblicato il: 15/03/2021 – 10:36
«Dove sono finiti i vaccini?». I medici di base interrogano Longo e Spirlì

CATANZARO «La Fimmg, cosciente della grave situazione calabrese sulle vaccinazioni, dopo aver più volte chiesto chiarimenti e interventi al commissario Guido Longo e al presidente Spirlì senza alcuna risposta, chiede ancora una volta di spiegare ai Calabresi per quali motivi reali dei 130.778 cittadini over 80, ne sono stati vaccinati solo 34.305?». È quanto riferisce in una nota Rosalbino Cerra, segretario regionale della Federazione Italiana Medici di Medicina generale, che al commissario ad acta alla sanità calabrese ed al presidente facente funzioni, pone tutta una serie di interrogativi.
«Perché – domanda ancora Cerra – nonostante i medici di famiglia abbiano somministrato il 100% delle dosi consegnate, la Regione Calabria si trova con uno scarso 72% di utilizzo che la pone penultima in Italia? Perché ci consegnano così poche dosi per i nostri pazienti Over 80? Inoltre, per quali motivi non si dispone di tutte le dosi “teoricamente” disponibili, e se non disponibili, chi le ha utilizzate e quali cittadini sono stati vaccinati?».
Il segretario regionale della Fimmg chiede ancora quali siano le motivazioni che «hanno determinato la temporanea sospensione delle vaccinazioni in alcuni centri vaccinali dell’Asp di Cosenza, venerdì 5 Marzo, creando gravi disagi ai pazienti anziani già prenotati, in fila e non vaccinati? Cosa propongono Longo e Spirlì, per correggere la continua disorganizzazione nei centri vaccinali (moduli di consenso informato non idonei ai vaccini utilizzati, centri vaccinali chiusi negli orari concordati e medici di famiglia fuori, in attesa di apertura, medici di medicina generale presenti come concordato nei centri vaccinali, ma senza box idonei alla vaccinazione, sottoutilizzo del personale medico presente?»
Ed ancora, «quali i motivi della disinformazione per le prenotazioni dei pazienti estremamente fragili? Pazienti invitati dai servizi Asp a contattare direttamente i medici curanti, con conseguenti, decine e decine di telefonate ai medici di medicina generale, che hanno bloccato di fatto, le attività ambulatoriali, e disorientato i cittadini con informazioni approssimative?»
E per quali motivi, invece, «altri cittadini sono stati prenotati dalle Asp sulla base di tabelle non corrispondenti a quelle ufficiali del Ministero e per patologie non gravi?»
«In questo momento i calabresi hanno bisogno di fatti concreti – scrive Rosalbino Cerra riferendosi ancora a Longo e Spirlì – non di polemiche né di dichiarazioni formulate nel tentativo di individuare colpevoli a quella che, ad oggi, sotto gli occhi di tutti, risulta essere una organizzazione della campagna vaccinale, approssimativa e confusionaria. Questa organizzazione sindacale, pur ritenendo strategica la partecipazione della Medicina Generale alla campagna vaccinale, obbligo morale in un contesto di grande difficoltà per il nostro paese, ritiene indispensabile che si faccia chiarezza sulla gestione delle dosi e sul loro utilizzo e condiziona la sua disponibilità alla corretta collaborazione delle Aziende Sanitarie, al momento purtroppo in molti casi latitante. È bene che i cittadini calabresi sappiano che i pochi centri vaccinali disponibili – conclude il presidente calabrese della Fimmg – lo sono grazie alla collaborazione dei sindaci, che colgo l’occasione per ringraziare per la loro costante disponibilità».

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