REGGIO CALABRIA È stato condannato a 6 anni di carcere l’imprenditore del quartiere Gallico di Reggio Calabria Carmelo Giuseppe Cartisano, il principale imputato dell’inchiesta “Gattopardo”. Il processo, con il rito abbreviato, si è concluso stamattina davanti al gup Vincenza Bellini che ha accolto, sostanzialmente, le richieste del pubblico ministero Stefano Musolino il quale, nel corso della requisitoria, aveva chiesto la condanna di Cartisano a 9 anni e sei mesi di carcere.
Il processo è nato dall’inchiesta della Dda che ha fatto luce su una “regia occulta” che avrebbe consentito all’indagato di mantenere il controllo di attività commerciali che gli erano state sequestrate in pregresse vicende penali. Ritenuto vicino all’avvocato Paolo Romeo e alle cosche di Gallico, infatti, Carmelo Giuseppe Cartisano era stato coinvolto nell’inchiesta “Reghion” poi confluita nel maxi processo “Gotha”. Tra i reati contestati dalla Procura all’imputato ci sono quello di estorsione e trasferimento fraudolento dei valori. In sostanza aveva intestato le sue attività economiche, tra cui il ristorante-pizzeria “Naos” sul lungomare di Gallico, a due cittadini romeni, Olimpia Mihaela Petre e Costel Zatlan, condannati rispettivamente a 3 anni e un anno e sei mesi di carcere.
Al termine del processo, sono stati assolti la moglie di Cartisano, Isabella Pellicanò, e il commercialista Giovanni Morabito.
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