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Tirreno cosentino, Alleanza per salvare il nostro mare: «Prevenire i rischi dell’inquinamento»

«Bene il richiamo di De Caprio ai sindaci, ora è necessario rilanciare attività dell’Arpacal»

Pubblicato il: 16/03/2021 – 12:54
Tirreno cosentino, Alleanza per salvare il nostro mare: «Prevenire i rischi dell’inquinamento»

COSENZA «Inquinamento marino e misure di prevenzione da intraprendere prima della prossima stagione estiva. È stato il tema dell’incontro dell’esecutivo dell’Alleanza delle associazioni e dei comitati per salvare il nostro mare – si legge in una nota – che si è svolto online. Alla riunione erano presenti Roberto Laprovitera di Italia Nostra, Nadia Gambilongo dei Giardini di Eva, Carlo Guaglianone di Legambiente, Giorgio Berardi della Lipu Calabria, Fabio Spinelli del WWF. Hanno partecipato, inoltre, all’incontro il professore Michelangelo Iannone, direttore scientifico dell’Arpacal e Giuseppe Muto, segretario provinciale di Avis Cosenza». «L’Alleanza, costituitasi lo scorso 3 ottobre a Grisolia, ha evidenziato – continua la nota – come criticità, nelle sue riunioni periodiche tenutesi in presenza e in videoconferenza, la presenza, nel territorio dell’alto Tirreno, di depuratori mal funzionanti e sottodimensionati; di canali di scolo e pozzi abusivi, fiumi e torrenti con sversamenti inquinanti; lo sfruttamento delle risorse costiere con modalità insostenibili; l’utilizzo di mezzi meccanici e ruspe per la pulizia delle spiagge; la mancanza di tutela delle aree marine protette; il taglio e capitozzatura di alberi nei centri abitati e lungo i fiumi; una insufficiente raccolta differenziata dei rifiuti e una scarsa manutenzione del territorio». «Il recente richiamo dell’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio alla responsabilità dei sindaci va nella giusta direzione, come dai noi più volte auspicato – dichiarano i promotori dell’Alleanza. Per le associazioni ambientaliste si rende necessario potenziare le strutture e il personale dell’Arpacal. L’Arpacal ente strumentale della Regione, nasce nel 1999 per effettuare controlli sulle fonti di pressione ambientale, per effettuare il monitoraggio sul territorio e per informare. Ma, per l’Alleanza, la tutela, il controllo, il recupero dell’ambiente, la prevenzione dei fattori di rischio si fanno con risorse economiche e umane adeguate. Negli ultimi vent’anni non è stato così a scapito delle attività di campionamento, analisi, ispezioni; è necessario, quindi, rilanciare le attività dell’Arpacal in termini di vigilanza e controllo delle norme previste sulla gestione delle reti di monitoraggio. Tre le mission di Arpacal è prevista l’attività di consulenza e supporto tecnico-scientifico per le amministrazioni, nonché l’attività di supporto per il risarcimento dei danni ambientali, anche su queste attività occorre fare informazione e promozione». «È tempo di applicare e rendere concrete le finalità istitutive dell’Arpacal – conclude la nota – l’Alleanza per salvare il nostro mare c’è e intende esercitare la giusta e costante pressione affinché queste attività vengano correttamente effettuate. Oggi registriamo anche la disponibilità e la competenza del nuovo direttore scientifico Michelangelo Iannone, tutto questo insieme ad una nuova e auspicabile senso di responsabilità dei sindaci fa ben sperare, ma non ci stancheremo di esercitare la nostra cittadinanza attiva come Alleanza per fare in modo che tutto ciò si concretizzi».

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