COSENZA «Lo scorso 12 marzo, insieme al centro Roberta Lanzino di Cosenza, a diverse amministratrici locali, alla presidente della rete nazionale Dire e alla consigliera provinciale di parità, abbiamo chiesto un incontro urgente al prefetto di Cosenza per un confronto informativo e di denuncia in merito alle gravi disfunzioni registratesi in provincia, ancor più che nel resto della Calabria, nel sistema di prenotazione ed esecuzione dei vaccini anti Covid – 19». E’ quanto sostiene in una nota l’associazione What Women Want la Calabria vista dalle Donne. «Allarmate dal perdurare della situazione e deluse dalla mancata risposta, ad oggi, da parte della signora Prefetta, abbiamo deciso di partecipare venerdì 19 marzo alla manifestazione indetta dalle segreterie confederali e territoriali di Cgil Cisl e Uil, per rivendicare il diritto a una somministrazione efficace e trasparente dei vaccini e il superamento dei ritardi, ormai cronici, nell’attuazione regionale del piano anti covid, del quale non è più nemmeno certa l’esistenza. Convinte – aggiungono – che si possano ottenere risultati apprezzabili soltanto dalla convergenza delle forze e delle energie positive che in Calabria non mancano e che restano scandalizzate davanti alle classifiche nazionali che ci vedono sempre all’ultimo posto e, a maggior ragione, oggi nella lotta alla pandemia, invitiamo tutte le associazioni che hanno la tutela dei diritti al centro della loro azione, a unirsi a noi nella presenza in piazza 11 settembre e successivamente nella costituzione di un presidio virtuale permanente a difesa del sacrosanto diritto alla salute».
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