DINAMI «D’ora in poi ci rivolgeremo al signor Ciccone per comprendere il significato di parole di nuova formazione, considerata la spiegazione, da ‘neo Accademia della Crusca’, che ha dato, o meglio che ha provato a dare, sulle colonne di un quotidiano locale, ma che i vocabolari conosciuti fino ad oggi, etichettano esclusivamente con il significato che tutti noi comuni mortali abbiamo dato a quelle frasi pubblicate su un noto social network, tra l’altro, su una pagina ufficiale che richiama all’intero ‘Comune di Dinami’».
Così Francesco Cavallaro, già sindaco di Dinami e segretario generale della Cisal commenta l’articolo pubblicato dal ‘Quotidiano del Sud’ in cui il primo cittadino Gregorio Ciccone ha risposto alle polemiche innescate da un suo post su Facebook (QUI LA NOTIZIA). spiegando come le sue parole «siano state travisate nel loro senso». «È proprio vero che non c’è mai fine al peggio – continua Cavallaro – probabilmente le proteste legittime dei suoi stessi concittadini legate alla costruzione di un impianto di trattamento dei rifiuti con discarica e la successiva ‘batosta con rinvio’ incassata, per le molteplici perplessità emerse, durante l’ultima riunione Ato, in cui probabilmente il Signor Ciccone si aspettava ben altro, avrà fatto perdere completamente a lui ed i suoi fedeli il lume della ragione». «Tuttavia – conclude Cavallaro – qualcosa di positivo è emerso: adesso non esiste alcun dubbio su chi abbia scritto quelle parole offensive, gravissime, che ledono l’immagine di un’intera comunità, e non solo di un individuo che dovrebbe rappresentare quei cittadini e che ha perso l’ennesima occasione per stare in silenzio».
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