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il sit-in

«Vaccini e Sanità diritto per tutti», i sindacati manifestano a Cosenza – VIDEO

Protesta a Cosenza di Cgil, Cisl e Uil. «Chiediamo risposte e maggiore trasparenza sulla campagna di vaccinazione regionale»

Pubblicato il: 19/03/2021 – 11:24
di Fabio Benincasa
«Vaccini e Sanità diritto per tutti», i sindacati manifestano a Cosenza – VIDEO

COSENZA “Vaccini e Sanità diritto per tutti” è questo il claim scelto da Cgil, Cisl e Uil in piazza XI settembre, questa mattina a Cosenza, per chiedere risposte alle criticità evidenziate sul versante della campagna di vaccinazione regionale. Alla manifestazione, svolta in totale rispetto delle norme anti Covid, hanno preso parte anche i segretari generali regionali di Cgil, Angelo Sposato, Cisl, Tonino Russo, e Uil, Santo Biondo ed anche l’associazione “La Calabria vista dalle donne”. L’iniziativa odierna dei sindacati, segue la presentazione di un esposto-denuncia presso la Procura della Repubblica di Cosenza e presso la Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale per la Calabria, finalizzato all’accertamento delle responsabilità per ritardi e disfunzioni nella campagna di vaccinazione anti Covid-19.

Angelo Sposato – Segr. Cgil Calabria e Santo Biondo – Segr. Uil Calabria

Trasparenza nella somministrazione dei vaccini

I sindacati rivendicano il diritto ad una somministrazione efficace e trasparente dei vaccini, il superamento dei ritardi cronici nell’implementazione del piano attuativo Covid, la garanzia del diritto alla salute oggi negato. «Sui criteri di distribuzione dei vaccini, chiediamo chiarezza», dice Giuseppe Lavia della Ust Cisl Cosenza. «Alle 6 di questa mattina in base al report del Governo c’erano circa 90.000 dosi di vaccino inviate alla Regione Calabria e non somministrate. Negli ultii due giorni – continua – sono state vaccinate circa 3.600 persone. Di questo passo non so quando finiremo». E poi un accento è stato posto sull’assenza di trasparenza su categorie e beneficiari del siero anti Covid, sulla scarsa equità ed uniformità nei criteri adottati nella distribuzione delle dosi sui territori. «Alcuni comuni calabresi – continua Lavia – hanno addirittura completato il primo ciclo di vaccinazione, altri invece sono fermi al palo. Vorremo capire i motivi di questa disparità. Ad oggi non abbiamo avuto nessuna risposta».

L’intervista

Il «caos disorganizzato»

Il commissario alla sanità Longo, e il commissario dell’Asp di Cosenza La Regina, secondo Lavia non sarebbe esenti da colpe. «A Longo concediamo le attenuanti generiche perché rimasto solo sul campo a fronteggiare l’emergenza, ma comunque non è esente da colpe. Crediamo non sia all’altezza del compito straordinario che deve avere. I commissari di Asp e Ao devono fare molto di più». «Dovrebbero procedere all’adozione dell’atto aziendale – aggiunge – aprendo il confronto con le organizzazioni dei lavoratori, per ricostruire la disastrata offerta sanitaria ospedaliera e la medicina del territorio, sbloccando almeno le già insufficienti assunzioni previste ed autorizzate, sulla base delle linee guida scritte e riscritte dal Commissario ad Acta Guido Longo».

L’incontro con il Prefetto

Durante il sit-in, Umberto Calabrone (CGIL Cosenza), Giuseppe Guido (CGIL Pollino-Sibaritide- Tirreno), Giuseppe Lavia (CISL Cosenza), Antonio De Gregorio (UIL Cosenza), hanno incontrato il Vice Prefetto Vicario, Regina Antonella Bardari per esporre le ragioni dell’iniziativa e consegnare un documento molto articolato sui problemi della campagna di vaccinazione e della sanità . I sindacalisti hanno inoltre chiesto, tramite il Prefetto di Cosenza, un incontro urgente con il Ministro alla Salute, Roberto Speranza, sui problemi evidenziati nella manifestazione di questa mattina e nel documento.

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