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Focolaio Covid nel carcere di Catanzaro, Ferro (Fdi) interroga i ministri

La deputata di Fdi chiede ai titolari di Giustizia e Sanità di inviare nel penitenziario una unità specializzata

Pubblicato il: 22/03/2021 – 18:47
Focolaio Covid nel carcere di Catanzaro, Ferro (Fdi) interroga i ministri

CATANZARO «Inviare nel carcere di Catanzaro personale medico ed infermieristico specializzato nella gestione del Covid-19 e trasferire in un’area sicura dell’istituto penitenziario, o in altra struttura ritenuta idonea, i soggetti più a rischio, per età o pregresse patologie». È quanto chiede il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro in una nuova interrogazione ai ministri della Giustizia e della Salute, in considerazione dell’aggravarsi del focolaio Covid all’interno della casa circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro. Sarebbero infatti decine i casi di positività tra agenti di polizia penitenziaria e detenuti. «I sindacati lamentano la circostanza che nessuna unità di rinforzo sia stata inviata nella casa circondariale di Catanzaro, nonostante una settantina di assenze tra l’organico della Polizia Penitenziaria, con evidenti seri rischi legati alla sicurezza dell’Istituto – dice Wanda Ferro – così come preoccupa l’assenza di personale socio-sanitario per la gestione di un reparto con 45 detenuti positivi, lasciato alla totale gestione del personale di polizia».

«Una unità specializzata nel carcere»

Il deputato di Fratelli d’Italia rivolge un appello «affinché venga affrontata urgentemente la situazione, con l’invio di una unità medico-sanitaria specializzata nel carcere, valutando un parziale sgombero precauzionale e il trasferimento dei detenuti più anziani. Il periodo di contagio aumenta giorno dopo giorno, ed è forte l’apprensione per la salute della popolazione carceraria e del personale di Polizia penitenziaria». Wanda Ferro ha chiesto al governo «di assumere immediate iniziative per garantire una gestione tempestiva e adeguata della delicata situazione socio-sanitaria registrata all’interno della casa circondariale di Catanzaro, sia dal punto di vista della presa in carico dei soggetti positivi e del tracciamento dei contatti, sia dal punto di vista della sicurezza all’interno del carcere con un adeguamento dell’organico della polizia penitenziaria».

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