CATANZARO «Urge un immediato intervento, da parte dell’Asp di Catanzaro, sul sistema di emergenza-urgenza del 118 che fa acqua da tutte le parti. I servizi prestati sono tutt’altro che efficienti e tempestivi per garantire la salute della comunità, e la condizione di inadeguatezza, che, in pieno contrasto con l’articolo 32 della Costituzione, spesso sfocia nel paradosso, espone i cittadini a un rischio elevatissimo non più tollerabile». A dirlo è il consigliere regionale Francesco Pitaro che, in un’istanza indirizzata al prefetto e all’Asp di Catanzaro, insiste su una criticità già segnalata in una nota del 4 novembre 2020 e nel corso di un incontro con il commissario Latella, in seguito ai quali «nulla è cambiato. Continua infatti a perdurare, dopo le dimissioni di numerosi medici avvenute nei mesi passati, l’assenza dell’imprescindibile figura del medico nelle postazioni 118, il cui mancato ripristino costituisce condotta omissiva che incide direttamente e negativamente sul diritto alla salute». «È proprio qui che sta il paradosso – continua Pitaro – ad oggi, sono diffusi e svariati i casi di interventi del servizio emergenza-urgenza svolti in assenza del medico, fatto grave che genera allarme nella popolazione e tra i sindaci dei comuni che ricadono nel territorio della provincia catanzarese nella loro qualità di autorità sanitaria locale». «Occorre pertanto che l’Asp chiarisca in un’informativa scritta – e in un incontro che Pitaro chiede, nell’istanza, venga fissato dal Prefetto alla presenza del commissario Latella – quanti siano i medici in servizio a fronte del numero necessario e previsto in organico e quante siano le postazioni 118 prive della figura del medico, nonché come e quando intenda procedere per garantire nel più breve tempo possibile l’indispensabile presenza del medico nelle suddette postazioni e in ogni intervento svolto dal servizio di emergenza-urgenza».
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