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lo strappo

Vigna sbatte la porta e si dimette

Sta per lasciare il capo di Gabinetto della Presidenza. Deteriorati i rapporti con Spirlì. Che va verso la scelta di una sua “fedelissima”

Pubblicato il: 22/03/2021 – 21:32
Vigna sbatte la porta e si dimette

CATANZARO Che le cose tra i due, al decimo piano, non andassero esattamente bene era voce ricorrente tra i corridoi della Cittadella regionale. Ma adesso lo strappo è (quasi) ufficiale e definitivo: Luciano Vigna, capo di Gabinetto della Presidenza della giunta regionale, abbandonerà il proprio incarico, probabilmente dal prossimo 1° aprile. I suoi rapporti con il presidente reggente Antonino Spirlì si erano progressivamente deteriorati nelle ultime settimane e con Vigna, scelto come uomo di fiducia dalla compianta Jole Santelli, si stacca un altro filo che teneva insieme l’esperienza avviata da Santelli e continuata da Spirlì, evidentemente non così in continuità come il governatore facente funzioni vorrebbe far credere. Dopo Maurizio Borgo, ex segretario generale trasferitosi in Campania alla corte di Vincenzo De Luca, e Francesco Bevere, dg della Sanità pronto all’addio, la squadra burocratica pensata dalla presidente Santelli perde un altro tassello fondamentale. E, questa volta, non proprio in maniera soft, stando a ciò che si racconta. Vigna aveva seguito Jole Santelli lasciando il proprio posto da consulente al Bilancio del Comune di Cosenza (era stato anche assessore al Bilancio delle giunte guidate da Mario Occhiuto) per diventare “uomo-macchina” della Presidenza. Questo fino allo strappo con Spirlì, che ora potrebbe ripartire da una scelta che arriva dalla sua ristretta cerchia. I bookmakers (si fa per dire) danno per favorita alla successione di Vigna Franceschina Bufano, attuale responsabile ammininistrativa della segreteria particolare di Spirlì. Di stretta osservanza salviniana (sottolineatura quasi superflua), Bufano, avvocato, compare nell’organigramma del Carroccio calabrese come coordinatrice organizzativa dell’area Cosenza meridionale e hinterland. Nei mesi scorsi ha difeso l’eurodeputato ex Lega Vincenzo Sofo nel ricorso con il quale aveva chiesto di entrare nell’Europarlamento. Una nomina di strettissima area politica, dunque. Ma non c’è da stupirsi. (ppp)

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