COSENZA Dal 21 marzo 2021, come segnalato sul sito della Regione Calabria, è attivo il servizio di prenotazione per la somministrazione dei vaccini anti Sars-Cov2 esteso anche alle categorie delle “persone fragili”, individuate attraverso i codici di esenzione previsti dal Sistema sanitario nazionale. «L’estensione della prenotazione – fa sapere la Prociv calabrese – interessa circa 180mila persone, che vanno ad aggiungersi alla categoria degli ultraottantenni, per i quali la piattaforma è attiva (con qualche intoppo di troppo) dallo scorso 17 marzo». Insomma, la Calabria prova a reagire alle enormi difficoltà palesate nelle scorse settimane quando i ritardi accumulati nella campagna vaccinale hanno spinto la regione agli ultimi posti della classifica nazionale. Un sussulto d’orgoglio sollecitato dalle istituzioni e dai soggetti interessati alla somministrazione del siero anti Covid. Come spesso accade, a queste latitudini, non sempre alle buone intenzioni seguono le necessarie e attese azioni. E’ il caso di Rosanna che – al Corriere della Calabria – racconta i disagi riscontrati nel sistema di prenotazione dei vaccini destinati a soggetti fragili. I genitori di Rosanna, sono entrambi invalidi al 100%: «mio padre è cieco, sordo, ha una serie di patologie pregresse ed ha enormi difficoltà a deambulare, mia madre – continua – è diabetica ed affetta da Alzheimer». Condizioni di salute evidentemente precarie che rendono i due anziani assolutamente idonei a far parte della categoria “soggetti fragili” che da diritto al vaccino. Purtroppo però Rosanna ha tentato senza successo (più volte) di effettuare la prenotazione attraverso piattaforma. Dopo svariati tentativi, il sistema non le consentiva di continuare ad inserire i dati necessari, indicandole possibili errori nella compilazione dei campi relativi alle informazioni anagrafiche o nel riconoscimento dei due soggetti come “fragili” e dunque idonei. «Ho effettuato molti tentativi – racconta al Corriere della Calabria – ho pensato ad un errore nella compilazione dei dati legati alla tessera sanitaria dei miei genitori ma nonostante inserissi i codici corretti il sistema ha negato la possibilità di concludere con successo la prenotazione». «Ho chiesto al medico di base se le patologie dei miei genitori fossero compatibili con i requisiti previsti dal sistema di vaccinazione calabrese – aggiunge – e mi ha assicurato di essere estremamente convinto dell’idoneità vista l’invalidità al 100% di mia madre e mio padre». Nessuna risposta al problema, forse un errore temporaneo, una falla nel sistema. A Rosanna toccherà continuare a provare e sperare che prima o poi la piattaforma le consenta di completare l’operazione.
Teresa è stata decisamente più fortunata di Rosanna. Nonostante qualche difficoltà iniziale – come racconta al Corriere della Calabria – è riuscita ad effettuare la prenotazione del vaccino destinato a suo padre, «un under 80 che soffre di una patologia autoimmune e dunque rientrante nelle categorie fragili». Lo screenshot (in basso) è stato inviato da Teresa alla nostra redazione e mostra le date utili per sottoporre il padre a vaccinazione da effettuare però a Corigliano Rossano. Il papà di Teresa è residente a Dipignano e per raggiungere la terza città della Calabria non solo dovrà attendere giugno o luglio ma dovrà anche mettersi in macchina e percorrere circa 100km. La sede indicata sulla piattaforma è decisamente lontana e Teresa si dice «sconsolata e senza parole». Non resta che resistere e attendere il proprio turno: il vaccino(per ora) è l’unica vera arma per combattere il virus. I calabresi sono chiamati all’ennesima prova di coraggio.
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