CATANZARO È fuga dalla sanità calabrese. Lo sottolinea il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione in una nota. «Cosa sta accadendo al Dipartimento Tutela della Salute, Servizi sociali e sociosanitari della Regione Calabria – si chiede Guccione -? Le dimissioni del direttore generale hanno portato alla nomina del dirigente vicario Giacomino Brancati che, oltre a sostituire Francesco Bevere, ha altre tre funzioni dirigenziali ad interim nello stesso Dipartimento. Apprendiamo, tra l’altro, che anche altri dirigenti sarebbero in procinto di chiedere le dimissioni o di essere spostati ad altro incarico».
«Già mesi fa – continua la nota – avevo denunciato quanto accadeva nel Settore “Rilascio autorizzazioni e accreditamento Strutture sanitarie – Servizi ispettivi” del Dipartimento Tutela della Salute, e chiesto di fare chiarezza a seguito della missiva inviata dall’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), lo scorso mese di dicembre, avente per oggetto: “Segnalazioni di criticità concernenti l’attività di controllo sulle strutture sanitarie e sociosanitarie private accreditate della Regione Calabria”. Da una lettura attenta di tale documento era emerso un quadro preoccupante sulla carenza delle misure atte a prevenire eventuali illegittimità nei procedimenti. Più volte attraverso interrogazioni e prese di posizione pubbliche, ho segnalato che il Settore “Autorizzazioni e accreditamento” del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria ha accumulato ritardi ingenti e una vasta mole di arretrato che si è accumulato nel corso di questi anni. Tra l’altro, siamo a conoscenza che per alcune pratiche non viene rispettato l’ordine cronologico delle domande. Un atteggiamento da parte della Regione Calabria che rischia di favorire l’illegalità e l’illegittimità. Le mancate risposte, positive o negative, all’enorme mole di richieste che giacciono da anni nei cassetti del Dipartimento, generano conteziosi e ricorsi che confermano l’incapacità della Regione di concludere i propri iter amministrativi. A chi giova tutto ciò? Certamente non a coloro i quali pretendono, giustamente, il rispetto della legge e dell’iter trasparente delle procedure».
«La macchina organizzativa di questo importante Dipartimento – continua il consigliere dem – continua a peggiorare. Regna il caos più totale in un settore chiave della Regione Calabria: un caos forse creato ad hoc per favorire determinati interessi. Paradossale è anche la situazione delle associazioni di volontariato che garantiscono il servizio di supporto al sistema di emergenza-urgenza del 118 della provincia di Cosenza. Da mesi chiedono che vengano autorizzate dalla Regione Calabria le pratiche di accreditamento per poi procedere alla convenzione tra Asp di Cosenza e associazioni di volontariato. Ma dal Dipartimento della Regione non è mai arrivata alcuna risposta».
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