CROTONE Si ferma il trasporto scolastico a Crotone. Lo rende noto l’assessore alla Pubblica istruzione, Rachele Via, che in una nota diffusa oggi scrive: «L’amministrazione, come aveva già comunicato nei giorni scorsi, ha fatto ogni sforzo per assicurare il trasporto scolastico, nonostante le limitazioni di bilancio e senza far pesare sulle famiglie l’onere di eventuali aumenti».
Secondo l’assessore il servizio si ferma per la mancata partecipazione di ditte abilitate a fare il servizio «alla procedura di un bando pubblico, che avrebbe richiesto solo pochi giorni». La mancata partecipazione, secondo Via, «finisce per compromettere non solo la rimodulazione prevista, ma soprattutto crea grandi disagi all’utenza e rischia di compromettere il delicato equilibrio che era stato trovato tra costi e qualità del servizio senza aumenti indiscriminati a carico degli utenti stessi».
«La rimodulazione effettuata – scrive Via – non prevede né stravolgimenti né riduzioni drastiche del servizio e neppure, come sarebbe stato facile ma ingiusto fare, raddoppi di quote di partecipazione da parte dell’utenza».
Se il bando avesse avuto successo, quindi, sarebbero bastati «pochi giorni di sospensione del servizio per essere ripristinato regolarmente fino alla conclusione dell’anno scolastico». «Il servizio è stato attivo fino a venerdì». E «se ci fossero stati partecipanti, entro questo venerdì, come annunciato, il servizio sarebbe ripreso».
«Evidentemente – sottolinea Via – non è stato apprezzato, da parte di chi svolge questa attività, lo sforzo che l’amministrazione ha messo in campo».
Il vero problema, a di là delle legittime considerazioni dell’assessore, è rappresentato dal fatto che da venerdì scorso l’utenza di Crotone non ha più il servizio ed è la prima volta che succede nella città pitagorica, se si esclude brevi periodi. Le amministrazioni comunali precedenti, anche se con non poche difficoltà, alla fine erano riuscite a trovare la soluzione. Magari dopo la protesta vibrante dei genitori. Concludendo, Via scrive: «Naturalmente non lasceremo nulla di intentato per garantire il servizio stesso che, ricordiamo, è a domanda individuale ma come è stato fatto in precedenza continueremo a procedere nel solco della legalità e della trasparenza a garanzia dell’interesse collettivo». (redazione@corrierecal.it)
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