Cimitero di Rende, Federazione Riformista: «Manna straparla, ci sono 94 salme da tumulare»

RENDE «Il sindaco Manna non smette mai di stupirci. Se fosse istituito l’Oscar delle Bugie e delle Promesse non mantenute, certamente Manna avrebbe almeno una nomination. Per nascondere le sue responsabilità e quelle dell’amministrazione da lui guidata, ricorre, come al solito, al ritornello stonato secondo il quale la colpa è sempre degli altri. Da quando ricopre il ruolo di sindaco, ci troviamo in presenza di un numero enorme di salme di nostri concittadini in attesa di tumulazione». Lo sostengono in una nota la Federazione Riformista di Rende.
«In questo momento, ci sono addirittura novantaquattro defunti che aspettano di ricevere una degna sepoltura. Invece di fornire elementi concreti per risolvere il problema – insistono – Manna straparla affermando che il vecchio cimitero si può raddoppiare, addirittura triplicare, affermando, inoltre, che la sua amministrazione realizzerà un nuovo cimitero. Nel ribadire la nostra contrarietà alla realizzazione del nuovo cimitero, perché i nostri defunti devono essere sepolti al centro e non nei castagni della periferia sanfilese, diciamo al sindaco Manna che noi non chiediamo che venga “triplicato” il vecchio cimitero ma, semplicemente, che sia ampliato in modo da assicurare civile sepoltura ai defunti in attesa e ai cari concittadini  che ci lasceranno nei prossimi dieci anni. Ma a dire di Manna, udite! Udite!, il problema consisterebbe nella mancanza di attrezzatture. Dopo sette anni il sindaco, per giustificare i suoi fallimenti, propina queste sciocchezze, vere ed autentiche bufale».
Federazione Riformista di Rende ricorda al primo cittadino e a tutta l’ amministrazione che «con le giunte riformiste si programmava annualmente la costruzione di nuovi loculi sulla base dei concittadini defunti l’anno precedente. Ribadiamo con forza, dunque, quanto abbiamo già affermato nelle sedi istituzionali e cioè: per soddisfare l’esigenza di loculi – concludono – basta realizzare l’adeguato ampliamento del cimitero esistente, evitando di insistere nel portare avanti iniziative di sapore privatistico, che nulla a che fare con il pubblico interesse».