COSENZA «Il momento è difficile, le strutture sanitarie sono sature ed i sindaci sono costretti ad assumere provvedimenti». Flavio Stasi, sindaco di Corigliano Rossano, presidente della Conferenza dei sindaci della provincia di Cosenza, presente all’incontro cosentino con del commissario nazionale all’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo ed il responsabile della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha rimarcato un concetto espresso nel corso del summit: «Rafforzare i centri hub per le vaccinazioni di massa».
«Il generale è venuto in Calabria per rendersi conto della situazione – dice Stasi dopo l’incontro – e per sottolineare l’importanza degli hub, come quello che attiveremo al PalaBrillia di Corigliano Rossano».
«Noi sindaci siamo preoccupati – aggiunge facendo riferimento al lockdown pressoché totale indetto a Corigliano Rossano, in vigore dalla mezzanotte di oggi e fino al 5 aprile – perché mancano i posti letto in provincia ed anche in una grande città come la nostra è necessario adottare provvedimenti restrittivi in emergenza, in attesa di ordinanze sovracomunali. Le misure adottate nelle scorse settimane (l’arancione scuro, ndr) non hanno sortito l’effetto sperato, nonostante i numeri di qualche giorno fa ci avessero fatto ben sperare. Poi il problema nei tracciamenti dovuto al guasto della macchina che processa i tamponi al “Giannettasio” ha creato il caos. Il contact tracing è uno strumento molto più importante di quanto si pensi e così, probabilmente, non si è riusciti a contenere la diffusione del contagio».
Ciò che più ha preoccupato il sindaco Stasi sono state le scene viste in pronto soccorso, «in particolare a Cosenza e a Corigliano Rossano. Anche in questo momento ci sono troppo pazienti in osservazione da molte ore: per questi motivi ho ritenuto emettere un’ordinanza più severa in vista della settimana pasquale, per quanto possa penalizzare le festività. È un momento, come accaduto l’anno scorso, in cui dobbiamo salvaguardare la salute». (lu.la.)
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