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il protocollo d’intesa

Recovery Sud, 40milioni di euro per 12 macro interventi nel Basso Jonio

Filomena Greco: «Un territorio che gioca da co-protagonista per rilanciare il Mezzogiorno»

Pubblicato il: 27/03/2021 – 21:52
Recovery Sud, 40milioni di euro per 12 macro interventi nel Basso Jonio

CARIATI I sindaci del basso Jonio tramite un protocollo d’intesa propongono 12 macro interventi di sviluppo, principalmente nel settore delle infrastrutture e della riqualificazione del territorio, e prevedono di investire 40milioni di euro: «Realizzazione di una infrastruttura viaria sostenibile con l’obiettivo di connettere il territorio in ossequio ad una visione identitaria unitaria dei diversi comuni associati. Riqualificazione, efficientamento e valorizzazione delle rete idriche territoriali. Messa in sicurezza e manutenzione straordinaria lungo la strada statale 108 Ter Silana di Cariati, con l’obiettivo di ridurre in maniera considerevole sia i tempi di percorrenza ma soprattutto migliorare la sicurezza, i servizi e in generale la qualità della vita della popolazione residente. Dragaggio e opere complementari per il ripristino delle condizioni ottimali di navigazione del Porto di Cariati. Riqualificazione, messa in sicurezza e restauro della cinta muraria della cittadella fortificata bizantina di Cariati. Riqualificazione ed efficientamento dell’impianto di depurazione nel territorio di Campana (località Convento). Riqualificazione e messa in sicurezza del sito denominato Elefante di Campana (località Incavallicata). Rifacimento del centro storico, collegamento con la strada Sila-Mare, adeguamento ed efficientamento dell’acquedotto comunale nel territorio di Cropalati. Ripristino della Strada Paludi-Sila. Valorizzazione, messa in sicurezza e restauro del Parco Archeologico di Castiglione di Paludi. Riqualificazione, efficientamento e valorizzazione delle reti idriche dell’acquedotto consortile Campana-Mandatoriccio S.Angelo. Efficientamento e valorizzazione del tratto dell’acquedotto Acquarella e tratti della rete idrica urbana di Cariati». «Sono questi – si legge in una nota del Comune di Cariati – gli interventi unitari per un ammontare complessivo di circa 40 milioni di euro proposti nelle 12 schede progettuali redatte dai comuni del basso Jonio ed allegate alla delibera di approvazione da parte dell’Amministrazione comunale del protocollo d’intesa dei sindaci denominato Recovery Sud, che sintetizza contenuti e strategia dell’omonima rete di oltre 400 sindaci di tutti il Meridione nata per restituire al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (Pnrr) in riscrittura (entro aprile) da parte del Governo Draghi numeri e progetti concreti per consentire all’Italia di sanare definitivamente il gap di sviluppo Nord-Sud. A darne notizia è il Sindaco Filomena Greco sottolineando come ancora una volta in modo unitario questo territorio abbia voluto giocare un ruolo propositivo e da co-protagonista, insieme a tutti i sindaci del Mezzogiorno, rispetto alla straordinaria ed epocale opportunità di poter utilizzare e finalizzare sul rilancio del Sud una parte consistente delle ingenti risorse finanziarie (209 miliardi di euro) destinate all’Italia dall’Unione Europea nel quadro del Fondo per la ripresa (Recovery Fund) volto a sostenere la ripresa economica del vecchio continente nel triennio 2021-2023. Nel ricordare che, aderendo all’iniziativa promossa dal sindaco pugliese di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci, Cariati è stato tra i comuni calabresi ad aderire alla Rete dei primi 135 sindaci del Sud Itala a contribuire alla redazione delle proposte della Rete dei sindaci Recovery Sud già consegnata ufficialmente nelle scorse settimane al presidente della prima Commissione Affari costituzionali della Camera, Giuseppe Brescia, il Primo Cittadino coglie l’occasione per ribadire che la vera questione aperta sottesa a questa mobilitazione istituzionale senza precedenti è a distanza circa 2 secoli ormai quella della reale unificazione dell’Italia, nella garanzia degli stessi diritti fondamentali a tutti i suoi cittadini. Il nostro punto di partenza – ribadisce – resta la valutazione insufficiente della quota del 33% del piano europeo inizialmente assegnata al Sud. E da qui la richiesta di attuazione immediata dei livelli essenziali delle prestazioni, l’adeguamento del sistema infrastrutturale a quello del resto del Paese (a cominciare dall’Alta velocità), e interventi per potenziare le aree produttive. Richiamando ancora una volta l’iniziativa promossa a fine 2020 dall’Amministrazione Comunale di un Manifesto intitolato Garantire i diritti in Calabria per unire l’Italia. – Una Calabria normale per un’Italia più forte in Europa, attorno al quale si sono riuniti per la prima volta a Roma tutti i sindaci calabresi, la Greco definisce ormai un punto di non ritorno il livello di consapevolezza, di dialogo e di mobilitazione istituzionale raggiunto dai sindaci e dalle popolazioni meridionali rispetto alla necessità di riprendere in mano il proprio futuro ed il proprio destino».

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