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«Vogliamo che i nostri giovani scelgano il bene», flash mob a sostegno della Progetto Sud – VIDEO

Il messaggio del testimone di giustizia, Rocco Mangiardi. Gli organizzatori: «Nessuna strumentalizzazione»

Pubblicato il: 27/03/2021 – 18:29
di Giorgio Curcio
«Vogliamo che i nostri giovani scelgano il bene», flash mob a sostegno della Progetto Sud – VIDEO

LAMEZIA TERME Se è vero che la rivoluzione culturale di cui tanto si parla deve avere origine da un fattore rilevante, è anche vero che la “battaglia” si vince mettendo in campo tutte le forze che si hanno a disposizione, a volte sufficienti, altre meno. Quella contro la criminalità organizzata riguarda però tutti noi (o almeno dovrebbe) a partire dai più giovani fino ad interessare quella classe politica che da anni occupa scranni di rilievo e di peso specifico rilevante.

Le intimidazioni

A Lamezia Terme, nel corso delle ultime settimane, si sono registrati alcuni atti intimidatori, consumati ai danni dei dipendenti della “Comunità Progetto Sud” di don Giacomo Panizza. I numerose occasioni, infatti, sono state squarciate le gomme delle auto parcheggiate nei pressi della sede di “Pensieri e Parole”, in via dei Bizantini, in uno stabile confiscato alla famiglia di ‘ndrangheta dei Torcasio poco più di vent’anni fa. Un segnale forte e tangibile di come sia impossibile abbassare la guardia. Vicenda di cui si stanno già occupando le forze dell’ordine, la Procura di Lamezia guidata da Salvatore Curcio e la Dda di Catanzaro con il procuratore Nicola Gratteri.

Il flash mob

E in mezzo ai tanti messaggi di solidarietà arrivati in queste settimane, c’è chi ha deciso di andare oltre e organizzare un “flash mob” proprio in via dei Bizantini, su impulso dei consiglieri comunali di Lamezia (attualmente sospesi) e altri esponenti politici (Rosy Rubino, Anna Caruso , Antonietta D’Amico, Danilo Gatto , Vincenzo Genovese, Antonio Lorena , Antonio Gatto). E poi “Libera” e associazioni, nomi e numeri contro le mafie. A ballare sulle note de “I cento passi” dei Modena City Ramblers alcune ballerine della “Trilly Dance” di Ramona Lapira e “Aurora Dance” di Anna Marignano. Una iniziativa simbolica, un segno di vicinanza di una intera comunità nonostante le restrizioni legate al Covid-19. Un segnale importante contro la prepotenza, l’arroganza e la violenza della ‘ndrangheta a Lamezia e che ha visto anche la massiccia presenza di Polizia e Carabinieri.

«Se denunciamo salviamo la vita ai nostri giovani»

Tra i partecipanti, inoltre, il testimone di giustizia, Rocco Mangiardi. Il suo è stato un importante messaggio rivolto essenzialmente ai giovani, il futuro della comunità e della città di Lamezia Terme, affinché non cadano nelle grinfie della criminalità organizzata: «Ci sono tanti giovani – ha detto – ai quali non è data altra scelta di vita, crescono nelle grinfie di queste persone. Noi non vogliamo che si costruiscano nuove carceri perché è una cosa ingiusta. Noi vogliamo che i giovani della nostra città possano fare un’altra scelta di vita che è quella del bene e non del male». «Odio contro nessuno – ha detto ancora Mangiardi – anche quando ho dovuto denunciare un ragazzo che per mia fortuna, e soprattutto per sua fortuna, si è pentito. In quel giorno, nell’aula del tribunale, ho avuto uno sfogo molto importante, dicendo al quel boss, guardandolo in faccia, che non gli avrei mai dato soldi per adescare ragazzi ai quali far mettere bombe, benzina e proiettili. Quindi noi se denunciamo questi ragazzi e lo facciamo in tempo, riusciamo forse a fermarli e con molta probabilità salviamo la loro stessa vita. Questa è la potenza della denuncia, la denuncia delle ingiustizie».

«Nessuna strumentalizzazione»

«Noi non strumentalizziamo nulla – ha precisato infine Rosy Rubino, consigliere comunale di Lamezia – e non possiamo strumentalizzare dei lavoratori che subiscono invece atti così brutali. Noi siamo qui a favore dei lavoratori e a a favore della Progetto Sud che è uno degli esempi migliori per noi giovani e per tutta la città di Lamezia Terme». (redazione@corrierecal.it)

Il flash mob e le interviste

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