CROTONE «Il Consiglio dell’Ordine dei medici della Provincia di Crotone e tutti i medici del Crotonese sono costernati, scossi e amareggiati dall’ennesimo mortificante atto di violenza perpetrato nei confronti di una collega di Guardia medica che, in compagnia di un suo collaboratore, prestava servizio nella notte tra il 26 e il 27 marzo, presso la postazione di continuità assistenziale di Le Castella». Lo affermano in una nota il presidente ed il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Crotone.
«Alle 3 del mattino una coppia di cittadini chiedeva alla collega la prescrizione di un esame non esigibile, nella fattispecie, in ragione di precipui obblighi di servizio. Di fronte al diniego, i due “avventori” aggredivano la collega ed il suo collaboratore con una violenza che oramai sembra non avere più alcun limite e censura. Il vile ed assurdo gesto – prosegue il comunicato dell’ordine – appare ancora più eclatante, se non sconcertante, alla luce del ruolo svolto dai medici nell’attuale contesto pandemico, proprio a ribaltare quanto sui meriti della categoria universalmente espresso, a tal punto da aver fatto guadagnare alla classe medica italiana la candidatura al prossimo premio Nobel per la pace: evidentemente per alcuni non siamo più “eroi e cavalieri”, ma, di contro, siamo sempre più vittime di una balordaggine senza più limiti. Tutto ciò nonostante sia stata approvata una legge ad hoc (legge contro la violenza a danno degli operatori sanitari 07/08/2020), con la quale vengono inasprite le sanzioni contro gli autori di atti di violenza sugli operatori sanitari in servizio».
«Sulla questione – proseguono – si è già espresso (condannando severamente l’episodio) il presidente nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCeO), Filippo Anelli, che è stato fervido sostenitore della promulgazione della legge, sempre in prima linea sul tema, e che tanto si è speso in numerose altre similari occasioni, ovunque occorse».
«L’Ordine dei Medici di Crotone, condannando severamente l’episodio, esprime solidarietà alla collega, dichiarando sin d’ora che anche in tale occasione si costituirà parte civile nel procedimento penale. L’Ordine proseguirà, altresì, nella sua azione di sensibilizzazione di tutta la comunità su questo argomento che lo ha già da anni visto protagonista, attraverso l’organizzazione di convegni e dibattiti, ricordando in particolare l’incontro Nazionale del 2019 a Crotone, con la straordinaria partecipazione dello stesso presidente pazionale Anelli e di tutto il Comitato Centrale della FNOMCeO, di tutte le più alte cariche istituzionali sul territorio e di tutti gli altri Ordini Calabresi. L’ordine proseguirà ad ogni livello di interesse nella sua azione di prevenzione e condanna di tutti gli atti di violenza contro i medici, coinvolgendo soprattutto la cittadinanza ad un diverso approccio nei rapporti medico-paziente – concludono – nel rispetto del ruolo e degli obblighi normativi della professione che non consentono di poter soddisfare personali non esigibili pretese».
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