COSENZA «Tra generali e commissari siamo noi a preoccuparci», scrive sui suoi profili social la deputata pentastellata Anna Laura Orrico. «Apprendere dai giornali la scorsa settimana che il Generale Figliuolo sarebbe approdato in Calabria su mandato del ministro della Salute in seguito alle interrogazioni presentate dai parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle, aveva riacceso la speranza che questo Governo volesse davvero accelerare sul miglioramento della gestione vaccinale e sanitaria della regione». Ma, aggiunge Orrico, «la delusione non si è fatta attendere troppo».
Di fatti la visita del commissario Covid si sarebbe risolta in una «grande sfilata di autorità, visite nei luoghi dove non serve, dichiarazioni tipiche di chi non vuol vedere o si accontenta di vedere e sentire ciò che gli viene propinato».
«No, la Calabria non è nella media delle altre regioni altrimenti non saremmo commissariati dallo Stato centrale da circa 10 anni. E no, la Calabria non è neppure nella media rispetto al piano vaccinale perché a Cosenza, come in altre province, mancano le dosi di Pfizer per i richiami agli ultra ottantenni, perché la gente non riesce a prenotarsi per la vaccinazione sulla piattaforma online a meno che non intenda scegliere come sede dell’inoculazione qualche paesino della Presila catanzarese o addirittura del vibonese. Perché gli ospedali sono in affanno da tempo, figurarsi adesso. E poi, come si fa a fare un sopralluogo efficace in mezza giornata in Calabria? Con quanta attenzione il Generale Figliuolo si è soffermato a discutere con il Commissario Longo e ad analizzare problemi, opportunità e possibili soluzioni? No, non va bene e nonostante le numerose sollecitazioni che come parlamentare sto, stiamo, inviando a questo Governo, mi rendo conto che quando il dialogo fra istituzioni non è biunivoco difficilmente le cose potranno cambiare. Ma questo di certo non significa arrendersi e, infatti, qualche giorno addietro abbiamo depositato come gruppo M5S calabrese alla Camera dei deputati l’ennesima interrogazione al Ministero della Salute sulla gestione dei vaccini, impossibili da prenotare, per le persone fragili e i loro caregiver».
E conclude: «In attesa che si nominino i sub commissari, che si completi con le risorse umane di Agenas e Regione Calabria la struttura commissariale. In attesa che la Calabria raggiunga davvero parametri da “media nazionale”».
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