BELVEDERE Il 29 Marzo 2020, un’infermiera dipendente del Tirrenia Hospital di Marina di Belvedere Marittimo dopo aver scoperto di aver contratto il Covid, «viene trasformata in una sorta di untore e successivamente licenziata». A parlare è l’avvocato Romolo Reboa che insieme alla collega Roberta Verginelli, difende Alina Vlad, licenziata dalla Tirrenia Hospital s.r.l. con una lettera datata 14 Luglio 2020.
Il Tirrenia Hospital è una struttura ospedaliera situata a Belvedere Marittimo con 118 posti letto dislocati nei vari piani ed articolato in due sezioni. Alina Vlad era stata assunta dall’Istituto Ninetta Rosano srl con contratto di lavoro a tempo indeterminato nel 2009. Il suo rapporto è proseguito fino al fallimento della Casa di Cura Tricarico Rosano srl. Un ramo d’azienda della medesima società è stato poi ceduto in fitto in favore della Tirrenia Hospital s.r.l. I rapporti tra le parti si fanno tesi quando, il 6 aprile 2020, la struttura sanitaria invia alla Vlad una contestazione disciplinare perché «rientrando da alcuni giorni di malattia in cui presentava sintomatologia sospetta, visto il momento storico, in data 29/03/2020 durante il proprio turno di servizio si recava al pre-triage del Pronto Soccorso di codesta struttura, effettuava Tc Torace suggestiva per polmonite virale. Pertanto veniva effettuato Test Rapido Covid -19, che documentava la positività anticorpale indice di penetrazione nel torrente circolatorio e quindi di infezione attiva già in atto da giorni». Motivo che ha convinto il rappresentante legale pro tempore della struttura, Giorgio Crispino, a sospendere l’infermiera. Oltre alla contestazione disciplinare ed alla successiva sospensione, è arrivata celere anche la decisione di concludere il rapporto lavorativo con Alina Vlad.
La risoluzione contrattuale è stata impugnata dai legali dell’infermiera. Nell’articolato ricorso, gli avvocati Romolo Reboa e Roberta Verginelli «oltre a ricordare che le norme di sicurezza sul lavoro impongono alle aziende di occuparsi della tutela della salute dei lavoratori e non viceversa, hanno invocano anche l’applicazione della normativa italiana ed europea a tutela del whistleblower, fatto che si ritiene sia per la prima volta che avviene in Calabria». I due professionisti romani hanno richiesto l’audizione anche del senatore Ernesto Magorno, sindaco della vicina città di Diamante. La difesa del Tirrenia Hospital sarà rappresentata dall’avvocato del foro di Cosenza, Vincenzo Maradei. Il primo Aprile, si celebrerà il processo davanti Giudice della sezione lavoro del Tribunale di Paola, Antonio Dinatolo.
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