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Vaccini, la piattaforma spedisce a Scicli un malato di Parkinson calabrese

L’odissea di un paziente invalido al 100%, spedito in Sicilia (a Pasquetta) dal sistema di prenotazione calabrese

Pubblicato il: 29/03/2021 – 9:00
Vaccini, la piattaforma spedisce a Scicli un malato di Parkinson calabrese

COSENZA Dal 21 marzo è attivo il servizio di prenotazione regionale per la somministrazione dei vaccini anti Covid, esteso anche alle categorie delle “persone fragili”, individuate attraverso i codici di esenzione previsti dal Sistema sanitario nazionale. Degli intoppi della piattaforma e delle falle di un sistema evidentemente non sempre funzionante ci siamo già occupati (qui la notizia).

Dalla Calabria in Sicilia per un vaccino

Nelle ultime ore in Calabria, i disservizi segnalati dagli utenti aumentano e diventano storie di diritti negati. Capita, ad esempio, che un malato di Parkinson calabrese (invalido al 100 per cento), con la moglie gravata da altre patologie, venga “spedito” (neanche fosse un pacco postale) a fare il vaccino all’ospedale Busacca di Scicli in Sicilia, il giorno di Pasquetta. Il caso è stato portato all’attenzione del Tgr Calabria.

La prenotazione del vaccino a Scicli

Il caso segnalato è al limite dell’assurdo, ma purtroppo non l’unico. Alla nostra redazione arriva la segnalazione di un lettore, Salvatore Salvino, di Marzi (Cs), che racconta la sua disavventura con la piattaforma di prenotazione dei vaccini. «Mio padre invalido al 100% con esiti di ischemia cerebrale e con altre successive patologie è dal primo giorno di apertura delle prenotazioni che non riesce ad accedere alla piattaforma». «La risposta – aggiunge – è sempre la stessa: potrebbe essersi verificato “un errore di compilazione” oppure il “soggetto non rientra fra le persone aventi diritto”». «Siamo andati all’Asp di Cosenza – continua – per controllare se le patologie di cui è affetto fossero effettivamente compatibili con la condizione di “soggetto fragile”. Tutto corretto». «Il numero verde nazionale – conclude il nostro lettore – risponde sempre ala stessa maniera: ci sono problemi sul sistema. Non sappiamo più a chi rivolgerci».

La diffida del Comune di Dipignano

Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione sul territorio calabrese, la situazione resta critica. I disagi si registrano in tutta la Calabria, ma nel cosentino le dosi scarseggiano e in molti centri le vaccinazione hanno subito un brusco stop. Motivi, ad esempio, che hanno spinto l’amministrazione comunale di Dipignano a diffidare l’Asp di Cosenza per il mancato inizio della campagna vaccinale degli ultraottantenni. Lo scorso 25 marzo «a seguito della reiterata condotta dilatoria dell’Ente Sanitario circa l’erogazione dei vaccini agli ultra ottantenni», il sindaco di Dipignano Gaetano Sorcale ha sollecitato l’Azienda sanitaria provinciale cosentina ad inviare le dosi necessarie. «In caso contrario si prefigurerebbe il reato di omissione di atti d’ufficio».

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