ROMA Finisce la latitanza del “Re delle truffe online”. Alberto Fusinato, 63enne della provincia di Cosenza, è stato arrestato nella Capitale dopo lunghe ricerche. A incastrarlo è stata la polizia postale, che lo ha rintracciato e tratto in arresto in un piccolo centro nei pressi di Roma, Colleferro. Qui si nascondeva per sottrarsi all’esecuzione della pena definitiva di oltre 7 anni di reclusione, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione di strumenti di pagamento, truffa ed estorsione.
Gli agenti sono stati coadiuvati dalla sezione di polizia giudiziaria di Cosenza, attraverso specifiche indagini informatiche e tradizionali, avviate a seguito di ulteriori, recenti truffe commesse dall’arrestato L’uomo è stato sorpreso, in un appartamento, alle prime ore del mattino in possesso di numerosi strumenti informatici e documenti ora sotto sequestro. Telefoni cellulari, carte di pagamento e dispositivi per la connessione internet: questo era il suo “arsenale”.
Gli inquirenti sono riusciti a risalire all’uomo grazie alle telecamere del bancomat, dove prelevava periodicamente, quasi sempre nella medesima area. Considerato dagli inquirenti uno dei primi criminali informatici e componente di un’organizzazione transnazionale dedita alla falsificazione di strumenti di pagamento e alle frodi informatiche, era stato al centro di varie indagini della polizia postale. E proprio in una di queste indagini, insieme all’arrestato, era stato coinvolto anche Gianni Siciliano, tratto in arresto, dopo anni di latitanza, nel luglio 2019 a Fiumicino. Con questa operazione si ritiene sia stato anche posto un ulteriore freno ad attività criminali attuali e redditizie, che hanno visto negli anni raggirate e danneggiate numerose vittime in varie parti d’Italia.
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