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Emergenza Corap, i sindacati insistono: subito il tavolo di confronto

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl solllecitano la Regione: «Finora solo il commissario ci ha risposto»

Pubblicato il: 31/03/2021 – 19:45
Emergenza Corap, i sindacati insistono: subito il tavolo di confronto

CATANZARO «Abbiamo chiesto alla Regione l’attivazione di un tavolo di confronto sull’emergenza Corap: per adesso ha risposto solo il commissario». Lo scrivono i segretari generali della Fp Cgil, Alessandra Baldari, della Cisl Fp, Luciana Giordano, e della Uil Fpl, Elio Bartoletti. «La Regione Calabria – aggiungono Baldari, Giordano e Barotletti – è stata la protagonista assoluta del Corap per un periodo lungo otto anni, durante il quale si sono verificate situazioni che definire paradossali è dire poco. Situazioni che, oggi, qualcuno vorrebbe definitivamente archiviare invocando di nuovo ipotesi dismissive che butterebbero sul lastrico oltre cento dipendenti incolpevoli e fino a ieri speranzosi di nuove prospettive».  Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl indicano cinque 1paradossi! sulla vicenda Corap: «Il primo paradosso. la Regione Calabria ha prima istituito il Corap  per poi decidere di scioglierlo essendo rimasta sorda, negli anni precedenti, alle svariate denunce pubblicate dagli organi di stampa circa una più che discutibile, verticistica, conduzione dell’ente a regia regionale. Il secondo paradosso. La Regione Calabria aveva il compito di vigilare e controllare l’attività dei commissari da essa stessa nominati. E, invece, ha fatto finta di nulla quando era sotto gli occhi di tutti che la legge di accorpamento rimaneva inattuata. Mon solo: la Regione in otto anni non ha mai varato, ma neanche ipotizzato, un quadro entro cui definire gli indirizzi programmatici in tema di politica industriale. Il terzo paradosso. Oggi, dopo tante traversie e il pericolo incombente della disoccupazione che grava sui dipendenti del Corap, la Regione – rilevano i segretari gemerli di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – fa finta di non capire che esiste una sola soluzione: si assuma le proprie responsabilità chiedendo al neo-commissario il varo di un piano industriale serio ed attuabile. Il quarto paradosso. Dopo aver tentato di liquidare l’Ente con buona pace di ben due leggi rimaste entrambe inattuate, oggi vi è un’impellenza: le gravi difficoltà finanziarie in cui versa l’Ente, la discutibile gestione dei commissari nominati dalla stessa Regione, stanno per tradursi in conseguenze disastrose per l’intera collettività. Prima fra tutte, la pregnante preoccupazione riguardante le piattaforme depurative di proprietà del Corap e dallo stesso gestite. Il quinto paradosso. Mentre da svariati ambienti regionali giungono voci che insistono su ipotesi dismissive, il Presidente Spirlì ha pubblicamente annunciato che provvederà ad avviare ogni utile azione per sostenere il Corap, anche attraverso la ricapitalizzazione onde evitare le gravi conseguenze annunciate e per la doverosa salvaguardia dei livelli occupazionali. Per questo – concludono Baldari, Giordano e Bartoletti – ribadiamo con forza la necessità che la Regione attivi subito un tavolo di confronto».

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