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«Furbetti dei vaccini? Chi può indagare lo faccia»

Larussa ospite di “20.20”. Gli inciampi nella campagna di immunizzazione e del contact tracing. «Indietro rispetto ad altre regioni»

Pubblicato il: 31/03/2021 – 18:45
«Furbetti dei vaccini? Chi può indagare lo faccia»

LAMEZIA TERME Nuovo appuntamento con “20.20”, il settimanale di approfondimento in onda questa sera alle 21 sul canale 211 e, in contemporanea, in streaming su www.laltrocorrieretv.it e in diretta sulla pagina facebook L’altro Corriere tv. Ospite di Danilo Monteleone e Ugo Floro, Filippo Larussa, segretario regionale e componente della Direzione nazionale di Anaao Assomed, sindacato dei medici dipendenti.
Al centro della discussione la gestione dell’emergenza pandemica in Calabria con riferimento in particolare alla campagna di vaccinazione. «Pur nelle difficoltà ataviche in cui si barcamena il sistema sanitario regionale – afferma Larussa – la Calabria sconta  l’attuale carenza di vaccini».
Ma ci sono anche gravi difetti di comunicazione, ad opinione del segretario regionale dell’Anaao Assomed, che spiegherebbero il caos nell’ambito del sistema di prenotazione vaccinale ; dure le considerazioni espresse da Larussa poi al dato relativo alle circa 60mila persone vaccinate e ricomprese nella categoria “altri”: «Penso che chi, per ruoli e responsabilità, può fare delle indagini è bene che le faccia».
Trancianti i giudizi del sindacalista sulla gestione delle nomine nella struttura commissariale: «Sbaglio o qualche autorevole rappresentante politico calabrese aveva assicurato che la nomina dei sub commissari sarebbe avvenuta al primo consiglio dei ministri utile? Sono passati quasi cinque mesi e nulla in tal senso è avvenuto».
Infine la situazione dei tamponi e del tracciamento: «Più di un anno fa avevamo suggerito di rafforzare l’operatività delle microbiologie, siamo stati accolti con un sorrisino di circostanza e oggi abbiamo un dato di tamponi effettuati e processati straordinariamente minore rispetto alle altre regioni, ovviamente mantenendo la proporzione con il numero degli abitanti».
Sempre su questo tema il segretario dell’Anaao Assomed precisa: «Anche sui sequenziatori necessari per monitorare presenze e diffusioni delle varianti covid avevamo per tempo suggerito di provvedere, e anche in questo caso troppi mesi sono passati invano».   

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