BELVEDERE Si terrà il prossimo 14 aprile al Tribunale di Paola l’udienza del processo che mira a far luce sull’omicidio di Aneliya Dimova, donna di origini bulgare ma residente a Belvedere Marittimo popoloso comune del Tirreno Cosentino, uccisa in casa la notte tra il 30 agosto e l’1 settembre 2020. Il suo destino ha incrociato quello di un 32enne del posto, ritenuto dai carabinieri responsabile del delitto. Contro Giuseppe Andrea Renda (difeso dall’avvocato Alberto Grimaldi) sono stati raccolti una serie di indizi che gli investigatori hanno collezionato grazie alle telecamere del circuito di sorveglianza urbana e ai rilievi effettuati dai Ris di Messina che hanno individuato delle tracce biologiche del presunto assassino sulla fede della donna e altri monili trafugati quando si sarebbe introdotto in casa. Il legale dell’indagato, l’avvocato Grimaldi, ha richiesto il rito abbreviato condizionato che prevede la possibilità di integrare ed assumere una o più prove indicate dall’imputato. (f.b.)
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