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Fp Cgil: «A Lamezia solo 5 tecnici per processare più di un milione di esami urgenti e ordinari»

Sindacati Area Vasta: «La grave carenza di organico all’ospedale della Piana costringe i lavoratori a turni sempre più estenuanti»

Pubblicato il: 02/04/2021 – 13:30
Fp Cgil: «A Lamezia solo 5 tecnici per processare più di un milione di  esami urgenti e ordinari»

CATANZARO La segreteria provinciale della Fp Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo con una lettera, a firma di Amalia Talarico, pone all’attenzione dei commissari straordinari, del direttore sanitario e del direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro la rilevante criticità dovuta alla carenza di tecnici di laboratorio presso il laboratorio di patologia clinica del presidio ospedaliero di Lamezia terme. «Nella segnalazione pervenutaci – si legge nella lettera della Fp Cgil Area Vasta – i tecnici di laboratorio lamentano la mole di lavoro costituita dal processare 1.400.000 esami ordinari e in urgenza con soltanto 5 tecnici (uno di questi è stato da poco trasferito presso il centro trasfusionale dello stesso presidio ospedaliero), che diverranno 4 fra 4 mesi per un ulteriore collocamento a riposo; quindi la grave situazione di attuale carenza di organico è destinata ulteriormente ad aggravarsi con le prossime cessazioni/assenze dal servizio». «Tale situazione – continua la nota – ha pesanti ricadute sull’organizzazione del lavoro e costringe gli operatori a far fronte con turni notturni impropri e pronte disponibilità che diventano turni notturni, senza garanzie di riposo fra un turno e l’altro con difficoltà ad effettuare il riposo settimanale o programmare il godimento delle ferie maturate, tutto questo svolto da personale che ha nella media 50/60 anni». «Si segnala inoltre – si legge ancora nella lettera indirizzata all’Asp di Catanzaro – che quotidianamente si riscontrano problemi con il sistema informatico, in ordine alla registrazione degli esami richiesti sulle impegnative, e la pessima qualità dei codici a barre sulle etichette che non consentono la corretta e sollecita esecuzione degli esami». «Tutto ciò è stato più volte portato all’attenzione del Capo Dipartimento senza alcun esito. Pertanto – conclude Amalia Talarico – la situazione degli organici all’interno del suddetto laboratorio oggi è divenuta insostenibile e rischia di mettere a rischio la qualità delle prestazioni, la continuità di erogazione del servizio ed anche la salute psico-fisica dei dipendenti addetti. Per tutto quanto su esposto chiediamo all’azienda una significativa rapida risposta nella risoluzione della suddetta grave problematica».

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