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«Casting in corso: si cercano candidati»

Le elezioni regionali sono lontanissime mentre la formazione delle liste ronza tra i piedi della classe politica che si dimena cercando candidati. Anche se non si vede e non si sente, il casting è…

Pubblicato il: 03/04/2021 – 11:09
di Bruno Gemelli
«Casting in corso: si cercano candidati»

Le elezioni regionali sono lontanissime mentre la formazione delle liste ronza tra i piedi della classe politica che si dimena cercando candidati. Anche se non si vede e non si sente, il casting è in pieno fermento. Ma come procede il reclutamento? È come una partita a scacchi, le mosse vanno studiate per bene, senza contare che la componente fortuna è essenziale. Ci sono consiglieri regionali che sono stati eletti con mille voti e altri, che hanno ne hanno ottenuto otto volte di più, sono fuori. Questi ultimi sono i primi favoriti per una rivincita. A questi si aggiunge la pletora di consiglieri comunali, professionisti e simili. Tale crogiuolo, tuttavia, è la precondizione perché poi è essenziale l’equilibrio tra e dentro le liste. La concorrenza interna è la più temibile, ma anche gli spostamenti orizzontali sono complicati. Senza tenere conto che questa volta ci sarà la parità di genere di cui non si conoscono gli effetti pratici.
Le elezioni regionali sono lontanissime e gli schieramenti che si fronteggiano sono appena abbozzati, al netto degli arancioni che sono formati da due componenti, una ideologica e una rivendicazionista, talvolta in competizione tra di loro.
Gli schieramenti classici, centrodestra e centrosinistra da almeno quattro lustri si alternano al potere. L’undicesima legislatura, che è ancora in corso sebbene appaia un fantasma, si è consumata tra lutti, arresti, crolli e furbate varie. Sepolcri imbiancati.
In realtà i due blocchi dovrebbero essere fatti. Uno a guida Roberto Occhiuto e uno a guida Nicola Irto. Il fatto che su questi due nomi non sia stata ancora messa la ceralacca e il sigillo, lascia spazio a qualsiasi congetture. A destra restano ancora in piedi i nomi di Wanda Ferro e Nino Spirlì. Quest’ultimo è attivissimo nel preparare una sua lista. O per rimpinguare il suo schieramento o, addirittura, per mettersi alla testa di esso. Come si dice, l’appetito viene mangiando.
Il centrosinistra non è più una lepre, deve rincorre gli altri. E finché sul nome di Irto non ci sarà l’investitura ufficiale non si acquieteranno quelli che non lo vogliono. Che sono dentro e fuori il Pd. Ma nei prossimi giorni Enrico Letta manderà in Calabra Francesco Boccia per tranquillizzare i belligeranti.
Nel frattempo quello resta dei renziani civetta con Spirlì, tanto da far citare a Bianca Rende, che è uscita da “Italia Viva” insieme a Stefania Covello e a un gruppo di dirigenti, la poetessa Amanda Gorman che, al giuramento di Biden, ha detto: «Dobbiamo chiederci: come trovare la luce, in quest’ombra senza fine? Le scelte politiche, specie in una regione che sta affondando, devono seguire il bene comune e non la salvezza personale».
Insomma, se in tutti gli schieramenti le bocce non si fermeranno gli spostamenti orizzontali e verticali saranno sempre possibili. E dureranno sino all’arrivo dell’estate.

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