VILLA SAN GIOVANNI Truffa aggravata, falsità in testamento, falso ideologico e falso materiale in atto pubblico. Sono questi alcuni dei capi d’imputazione che hanno fatto scattare l’operazione della Procura della Repubblica di Milano contro una banda di villesi che attraverso falsi testamenti si sarebbe appropriata di un enorme patrimonio tra Vicenza, Mantova e il capoluogo lombardo. A finire nel registro degli indagati l’avvocato penalista Giuseppe Marra e con lui, in qualità di beneficiari, Mario e Demetrio Bueti, Filippo Caminiti, Bruno Romano e Cosimo Panuccio. Tutti di Villa San Giovanni a cui i carabinieri hanno notificato l’avviso di garanzia.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti meneghini, l’organizzazione sarebbe riuscita a mettere in piedi un sistema truffaldino. In particolare, secondo quanto riporta la Gazzetta di Mantova, i sei avrebbero prima individuato alcune persone facoltose decedute senza eredi e, poi presentando documenti falsi, avrebbero attestato di essere loro amici e destinatari delle risorse del defunto. Riuscendo così ad accaparrarsi un patrimonio stimato di circa 2,5 milioni di euro. Il sistema prevedeva il coinvolgimento di un notaio americano che attestava la presenza dei testamenti redatti in lingua inglese. In questo modo avrebbero messo le mani su tre importanti assi ereditari. Dopo le indagini serrate degli inquirenti, agli indagati sono stati sequestrati anche i beni per il valore delle somme accaparrate.
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